Cura Micini

Allattamento artificiale

Si deve somministrare il latte artificiale soltanto nel caso in cui non ci sia la mamma per allattare il cucciolo o non ci sia a disposizione un’altra gatta “adottiva”. Non si deve mai dare il latte di mucca se non per casi estremi e comunque diluito in acqua. La temperatura del latte artificiale deve essere di circa 30° e si deve utilizzare un biberon per cuccioli in vendita nei negozi per animali avendo cura di farlo bollire per sterilizzarlo ad ogni poppata. In caso di emergenza può essere usata anche una siringa (ovviamente senza ago) con la quale iniettare in bocca il latte.

Come dare il latte artificiale

Si può allattare artificialmente un cucciolo tenendolo in posizione dritta con la testa fra il pollice e l’indice, mai tenerlo sdraiato a pancia in su perché rischierebbe di soffocare. È importante ricordare che l’ambiente deve essere caldo perché il micino non deve mai abbassare la sua temperatura corporea. Qualora non dovesse succhiare allora si può cercare di stimolarlo facendo uscire qualche goccia di latte. È importante seguire con scrupolo le dosi indicate soprattutto per la diluizione della polvere. Si può somministrare anche una dose di antibiotico su consiglio del veterinario per creare le difese immunitarie indispensabili. Dopo la poppata si deve stimolare la zona ano genitale del gattino proprio come farebbe la mamma gatta usando del cotone inumidito per simulare la lingua materna e massaggiare l’addome per stimolare la digestione. Con i cuccioli orfani si deve cercare di imitare il più possibile il comportamento materno e avere molta pazienza perché all’inizio l’allattamento artificiale potrebbe essere complesso. Non ci si deve scoraggiare se il micino non si attaccherà subito al biberon o non succhierà. Dovrà abituarsi al nuovo sapore, un po’ come i neonati e tentare diverse volte.

Quante volte si deve dare il latte artificiale

Considerando che i primi giorni di vita lo stomaco del gattino è molto piccolo, le poppate dovranno essere frequenti, sia di giorno che di notte. In genere:

  • per le prime due settimane i cuccioli vanno allattati ogni tre o quattro ore, circa sette o otto volte al giorno
  • durante la terza settimana di vita invece la poppata deve essere fatta cinque o sei volte al giorno
  • intorno ai due mesi si può iniziare lo svezzamento.

È meglio che sia il cucciolo a decidere quando interrompere l’allattamento, perché uno svezzamento precoce potrebbe causare problemi comportamentali. I micetti sanno farsi capire e comunicare quando hanno fame. Dopo la poppata una volta sazi si addormentano. Quando hanno fame iniziano a miagolare e ad essere irrequieti muovendosi in modo agitato e succhiando ogni cosa alla ricerca proprio del latte.

Allattamento artificiale gattini

Appena nati i micini sono allattati naturalmente dalla mamma per circa 50 giorni, poi si può iniziare lo svezzamento. Ci sono casi in cui per vari motivi i mici non possano essere allattati dalla mamma, per questo si deve ricorrere all’allattamento artificiale.

Quante volte allattare i micini

Un gattino ha la necessità di mangiare pasti regolari ad intervalli dalle 2 alle 6 ore, secondo l’età.

  • Gattini da 0 a 10 giorni: pasti ogni 2 ore durante il giorno, ogni 3 ore la notte
  • Gattini da 10 a 15 giorni: pasti 3 ore durante il giorno, ogni 4 ore la notte
  • Gattini  da 15 a 20 giorni: pasti ogni 4 ore durante il giorno, ogni 5 ore la notte
  • Gattini da 20 a 30 giorni: pasti ogni 5 ore durante il giorno, ogni 6-7 ore la notte

Quale e quanto latte dare ai micini

Il cucciolo deve assumere cibo per un totale del 30% del suo peso, suddiviso nell’arco della giornata. L’alimentazione fino ai 30 giorni deve basarsi su latte in polvere specifico per cuccioli.

Come dare il latte artificialmente

Il latte va somministrato a una temperatura di circa 38°C usando una normale siringa senz’ago. Se il cucciolo non succhia il latte non bisogna forzarlo perché il cibo potrebbe andargli di traverso.
In caso di allattamento artificiale è comunque sempre meglio chiedere consigli al veterinario.

 

L’ambiente per i cuccioli

È importante assicurare una temperatura dell’ambiente piuttosto alta, almeno su 22°C costante, evitando correnti d’aria. Durante i primi giorni di vita i micetti non richiedono particolari attenzioni se non quelle di assicurargli un ambiente sereno e tranquillo, tenendo lontani eventuali pericoli. Il gattino non è ancora capace di saltare, ma è più probabile che cerchi di arrampicarsi.

Lo svezzamentofirst-nutrition-mousse-ga75.jpg

Lo svezzamento dei gattini può iniziare intorno al quarantesimo giorno di vita con la somministrazione delle prime pappe e il passaggio quindi da un’alimentazione puramente a base di latte materno ai primi cibi solidi.

Stimolare l’evacuazione

I gattini non sono in grado di defecare o urinare volontariamente fino a 3 settimane di età. Fino a quel momento, la madre provvede a stimolare il riflesso uro-genitale per iniziare l’evacuazione. Le persone che si prendono cura dei gattini devono quindi provvedere a stimolarli adeguatamente dopo averli nutriti, strofinando delicatamente la regione perineale con un caldo batuffolo di cotone inumidito.

Le fasi della crescita

fasi-della-crescitaDurante la prima settimana di vita il peso corporeo raddoppia e si sviluppa il riflesso che consente al gattino di rabbrividire, che alla nascita è assente.
A 3 – 4 giorni di età il gattino riesce ad alzarsi sulle proprie zampette e a sostenere per brevi periodi il proprio peso corporeo.
A partire dal 6° fino al 14° giorno si apre il canale auricolare esterno, che risulta essere completamente pervio a 17 giorni.
A 8 giorni di età il gattino apre gli occhi e dopo 24 ore le pupille sono in grado di rispondere agli stimoli luminosi.
A 10 giorni il gattino impara ad alzarsi e a sedersi.
A 20 giorni comincia a muovere i primi passi dapprima incerti, che diventano via via più sicuri.
Durante la terza settimana di vita il peso triplica e il gattino controlla volontariamente la minzione e la defecazione.
A 21 giorni si affina il senso dell’udito, che diventa completamente funzionale.
Nei giorni immediatamente successivi il gattino impara ad arrampicarsi e diventa più spericolato.
Fra le 4 e le 16 settimane d’età c’è il periodo di socializzazione dei gatti, che è molto breve. Pertanto è importante in questa fase abituare il gattino il prima possibile alla presenza di varie persone, in modo da non imparare ad accettarne una sola. Un gatto non venga esposto in questa finestra di tempo alla vista, agli odori e ai rumori dell’ambiente esterno può presentare dei problemi comportamentali in futuro. È meglio evitare di separare troppo presto il gattino dalla sua mamma e dal resto della cucciolata: questo deve avvenire almeno all’età 6 o 7 settimane.
Dopo i primi 2 mesi il gattino assume i pattern di alimentazioni sempre più tipici del gatto adulto. Pertanto cominciano ad effettuare volontariamente 12 – 20 pasti al giorno.

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