Siracusa: madre costringeva i figli a prostituirsi. Arrestati anche consuocero ed un carabiniere

Nel siracusano, una madre costringeva i 3 figli minorenni a prostituirsi in cambio di denaro. A seguito delle indagini sono finiti in manette, oltre la donna, anche il consuocero ed un carabiniere

Siracusa: madre costringeva i figli a prostituirsi. Arrestati anche consuocero ed un carabiniere

Una madre, in un piccolo comune della provincia a Nord di Siracusa, ha costretto dal 2014 a 2016 i suoi tre figli, due femmine e un maschio, di 3, 4 e 7 anni, a prostituirsi per denaro. Gli incontri avvenivano all’interno di un appartamento e di un garage.

Martedì scorso, 20 novembre, a seguito delle indagini della Procura di Catania e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa sono scattate le manette per P.S., madre 43enne dei minori, per Nuccio Ippolito, consuocero 46enne della donna e un carabiniere di 41 anni, Mario Schiavone. La donna è accusata di induzione alla prostituzione minorile e maltrattamenti, mentre i due uomini sono accusati di violenza sessuale continua su minore.

Le indagini

Le indagini sono iniziate a seguito di una denuncia per maltrattamenti e violenze sessuali presentata alla Procura della Repubblica di Siracusa. Nel 2016, la madre dei tre ragazzi aveva perso la podestà genitoriale e, mentre le due sorelline erano state affidate ad una comunità, il fratello era stato affidato a un’altra famiglia.

Sono stati proprio gli operatori della comunità a fare la denuncia dopo che i tre bambini avevano spontaneamente, e separatamente, raccontato le pessime condizioni igienico-sanitarie in cui vivevano. Grave era anche la condizione di degrado assoluto, di abbandono e malnutrizione a cui erano sottoposti.

A seguito delle indagini dell’arma, tra consulenze mediche e tecniche, sopralluoghi e intercettazioni, si è scoperto il giro di prostituzione di cui erano vittime i tre minori. È la stessa Procura a dichiarare che “uno dei due arrestati era militare dell’Arma all’epoca in servizio presso la stazione del Comune di residenza della donna e delle vittime”.  

Sebbene i tre indagati abbiano respinto le accuse rivolte durante l’interrogatorio, il gip ha disposto la detenzione in carcere per induzione alla prostituzione minorile e maltrattamenti contro famigliari nei confronti della donna e per violenza sessuale aggravata su minorenni per i due uomini.

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