Attentato a New York: furgone si scaglia sulla gente, 8 morti e 15 feriti

A New York torna la paura proprio nel giorno di Halloween. Lo scorso 31 Ottobre, un uomo a bordo di un camioncino si è scagliato sulla folla a Manhattan urlando "Allah è grande".

Attentato a New York: furgone si scaglia sulla gente, 8 morti e 15 feriti

Torna la paura a New York, dove proprio nel giorno di Halloween si è verifato l’ennesimo attentato terroristico in stile Isis. La paura e la morte tornano purtroppo protagonisti delle pagine di cronaca di tutto il mondo. L’attentato è stato fatto a Manhattan, vicino al World Trade Center e al memoriale in omaggio agli attacchi alle Torri Gemelle, crollate nel lontano 2001.

La modalità purtroppo è la stessa attuata in molte capitali europee negli scorsi anni. Erano le tre del pomeriggio quando un uomo a bordo di un furgone bianco è piombato all’improvviso su una delle piste ciclabili più affollate di Manhattaninvestendo alcune persone. Il bilancio attuale è 8 vittime e almeno 15 feriti. L’uomo ha ucciso sei persone prendendole in pieno con il suo pick-up, mentre le altre due vittime hanno avuto un infarto e sono morte mentre si trovavano in ospedale.

Si tratta del primo attentato terroristico a New York, dai tempi delle Torri Gemelle, nel 2001. “E’ stato un altro attacco da parte di una persone malata e folle”- ha scritto Donald Trump, presidente degli Stati Uniti sul suo profilo ufficiale Twitter. 

L’Fbi inizia ad indagare seguendo la pista terroristica, anche se al momento sembra che l’attacco sia stato fatto da “un lupo solitario”. L’aggressore è un uomo di 29 anni, un certo Sayfullo Habibullaevic Saipov, di origni uzbeke. L’uomo era arrivato negli Stat Uniti nel 2010 ed era in possesso della “Green Card”, ovvero il permesso di residenza permanente negli Stati Uniti. Secondo quanto è stato scoperto, in un secondo momento, l’uomo viveva a Patterson, nel New Jersey insieme alla moglie e a tre figli.

Il killer, dopo una folle corsa, è uscito dal pick-up tenendo in mano due pistole: una ad aria compressa e l’altra molto simile ad un giocattolo piuttosto che ad un arma. La polizia è riuscito a bloccarlo ferendolo ad una gamba. L’uomo è stato fermato ed arrestato ad un chilometro dalla strage, mentre gridava “Allah Akhbar”.

Continua a leggere su Fidelity News