A Sirisedu, un villaggio del Telangana, stato dell’India meridionale, una donna stanca di un reato reiterato nel tempo ha deciso di reagire. Il marito R. Ravinder, 40enne, rientrava a casa sempre ubriaco e aveva tentato più volte di stuprarla; la donna una sera non ha potuto tollerare oltre le aggressioni. L’uomo intendeva approfittare di lei davanti ai suoi bambini terrorizzati e, così, esasperata ed inferocita, ha impugnato un coltello e gli ha staccato i genitali.
Il marito, ricoverato in ospedale, non è in pericolo di vita. La moglie, la vera vittima, è stata denunciata per tentato omicidio e ancora non è stata arrestata: continua a ripetere di aver agito per leggittima difesa. Il capo della polizia ha affermato: “Ravinder l’ha molestata, i vicini ci hanno detto che la coppia aveva spesso delle discussioni dovute allo stato di ebbrezza dell’uomo”. Il poliziotto riporta che in questo caso lei si è rifiutata di sopportare la violenza, ha afferrato un coltello da cucina e gli ha tagliato i genitali e che adesso verrà incriminata per tentato omicidio. “Lei, comunque, non è pentita e continua a dire che ha agito per autodifesa”.
Gli inquirenti hanno accertato che l’uomo in preda all’alcol era spesso violento, i vicini di casa hanno testimoniato che i coniugi spesso litigavano furiosamente e che numerose volte avevano assistito ad episodi preoccupanti.
La violenza sulle donne in India raggiunge livelli incalcolabili: recentemente l’agghiacciante vicenda dello stupro accaduto in pieno giorno, in una strada affollata, davanti gli occhi dei passanti che hanno filmato la scena per postarla sui social network, ha scandalizzato il mondo.
I media indiani oggi riportano un’ennesima notizia terrificante: nello Stato di Uttar Pradesh, domenica scorsa, un giovane indiano, apparentemente in stato di ebbrezza, ha aggredito in piena notte una donna di 100 anni che stava dormendo nella sua casa, violentandola e provocandone la morte, poche ore dopo il ricovero in ospedale.