“Il tweet di Salvini non ha leso l’indipendenza dell’esercizio”. Questa la decisione del CSM che assolve il ministro dell’Interno.
ROMA – Nessuna apertura di indagine nei confronti del ministro Matteo Salvini dopo il botta e risposta con il procuratore di Torino Spataro. L’annuncio è stato dato direttamente dal Consiglio Superiore di Magistratura che ha confermato come il tweet del vicepremier “non ha leso l’indipendente esercizio della funzione giudiziaria“. Una decisione definitiva visto che non ci sono più i termini per poter impugnare la sentenza e proporla al vaglio del plenum.
Il relatore della Prima Commissione – riportato da Repubblica – sottolinea come la vicenda ha “avuto un ampio spazio sia all’interno del Consiglio che al di fuori di esso e questo ha soddisfatto l’esigenza sottesa all’apertura della pratica a tutela, poiché il dibattito stesso e l’attenzione con esso posta alla necessità il confronto istituzionale proceda sempre con toni misurati e nel rispetto dell’interlocutore risulta di per sé, aver raggiunto l’effetto cui l’apertura mirava“.
Botta e risposta Salvini-Spataro, polemiche su una operazione di polizia. Il CSM assolve il ministro dell’Interno
Le polemiche tra Matteo Salvini e Spataro (ora in pensione n.d.r.) era nata in seguito ad un tweet del ministro dell’Interno che anticipava l’esito di una operazione non ancora terminata. Dure le parole da parte del magistrato che aveva consigliato il vicepremier ad informarsi prima di parlare, visto che la sua azione poteva compromettere l’intero intervento. Tanto che secondo il procuratore sei nigeriani sono riusciti a darsi alla fuga proprio grazie al commento di Salvini.
Una vicenda che si è protratta per diversi giorni ma che adesso ha avuto la sua fine. Il Consiglio Superiore di Magistratura ha assolto il ministro dell’Interno. Secondo la Prima Commissione il tweet del vicepremier “non ha leso l’esercizio dell’attività giudiziaria“. Niente accuse o indagini aperte per il leader del Carroccio che ancora non ha commentato la notizia.