Mafia Capitale, la testimonianza di Salvatore Buzzi sul ruolo di Alemanno
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Mafia Capitale, Buzzi rivela: da Rutelli in poi ho contribuito a tutte le campagne elettorali

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Mafia Capitale, la testimonianza di Buzzi: “Da Rutelli in poi ho contribuito a tutte le campagne elettorali. Con Alemanno era buono il contesto”.

Ha fatto e farà discutere la testimonianza di Buzzi, nel processo per i fatti di Mafia Capitale che rientrano nel grande filone dell’inchiesta Mondo di Mezzo. Intervenuto in video-conferenza dal carcere, Buzzi ha fatto il punto sulla situazione politica a Roma soffermandosi sulla figura di Alemanno, accusato di aver ricevuto denaro tra il 2012 e il 2014.

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Mafia Capitale, Salvatore Buzzi: da Rutelli in poi ho contribuito a tutte le campagne elettorali

Da Rutelli in poi ho contribuito a tutte le campagne elettorali, ho finanziato tutti, solo al Pd ho dato 380 mila euro“, esordisce Buzzi prima di passare al caso Alemanno. “”Per le vicende Ama io non ho mai parlato con Alemanno, lui era un nostro interlocutore solo per la manutenzione del verde perché mi riconosceva il ruolo di ‘front office’ nelle proteste contro di lui.

L’unica volta in cui ricevetti una richiesta di fondi da Alemanno fu il 21 marzo 2014: era consigliere comunale, mi chiamò, andai nel suo ufficio e gli diedi un contributo di 10mila per la sua candidatura alle europee”.

“Lo stimavo perché eravamo stati in carcere insieme e quando ci furono le elezioni del 2013 votai Alemanno sindaco e Pd come partito perché mi piaceva il fatto che uno che era stato in prigione fosse diventato sindaco e ministro: era una sorta di mia rivalsa psicologica che un detenuto ce l’avesse fatta”.

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Fonte foto: https://www.facebook.com/fp.lazio/?tn-str=k*F

Buzzi: “Con Belviso facevo i centri di accoglienza, anche con Panzironi. È ovvio che per me era meglio che restasse Alemanno

Avevo ottimi rapporti con la Belviso, con la quale facevo i centri di accoglienza, anche con Panzironi, Tredicine era un amico e gli avevo sovvenzionato la campagna elettorale, un assessore lo pagavamo, quindi è ovvio che per me era meglio che restasse Alemanno”.Nell’intercettazione in cui mi si sente dire che con Alemanno sindaco eravamo a cavallo mi riferivo al contorno, non a lui direttamente, perché avevamo dalla nostra parte Franco Panzironi, ex direttore generale di Ama, che era corrotto”.

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ultimo aggiornamento: 15 Dicembre 2018 9:39

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