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Dinastie, gli eredi di Pietro Marzotto hanno scelto di separarsi

A circa quattro anni e quattro mesi dalla morte del conte di Valdagno, che era stato l’artefice della diversificazione del grande impero tessile, salvo poi andarsene per i dissidi familiari vendendo le sue quote nel 2004, anche i figli si dividono

Roberta Paolini
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VICENZA. I quattro eredi di Pietro Marzotto hanno deciso di dividere i rispettivi destini. A circa quattro anni e quattro mesi dalla morte del conte di Valdagno, che era stato l’artefice della diversificazione del grande impero tessile, salvo poi andarsene per i dissidi familiari vendendo le sue quote nel 2004, anche i figli si separano. A darne conto è Mf in cui si legge che Italia, Marina, Leone e Umberto hanno diviso i rispettivi destini nella holding Intrapresa, costituita nel 1995, presieduta da Michela Ioppolo e di cui Francesco Pauletto è amministratore delegato. E' stato infatti depositato il progetto di scissione parziale, proporzionale e asimmetrica della società con la finalità di ridefinire la compagine degli azionisti stante la volontà manifestata dai soci Ita e Leone,con rispettivamente il 16,97% e il 29,06% del capitale, di rendersi indipendenti e quella opposta dei soci Marina e Umberto di restare azionisti di Intrapresa.

La secondogenita Italia Marzotto ha così costituito la newco Belvedere Antico mentre Pluto è il nome di quella di Leone: le loro quote ridistribuite proporzionalmente ai due azionisti restanti vedranno alla fine Marina e Umberto detenere, rispettivamente, il 53,68% e il 46,32% di Intrapresa. Poiché la holding a maggio scorso aveva un patrimonio netto di 69 milioni, alla Belvedere antico ne sarà trasferita una quota per 11,7 milioni e per 20 milioni alla Pluto. Gli asset frutto della scissione sono principalmente azioni estere e quote di fondi.

I quattro eredi di Pietro resteranno invece uniti in Peck, l'azienda di ristorazione di lusso che ha chiuso il 2021 con ricavi per 16,4 milioni ma in perdita per 1,4 milioni. Leone è ad di Peck e maggiore azionista con oltre il 61% fra quota diretta e indiretta, ma soci ne sono anche Ita (12,9%), Marina (12,3%) e Umberto (9,7%). Il bilancio 2021 di Intrapresa, prima della divisione delle quote, mostra un utile a 14,5 milioni di euro. I soci hanno deciso di distribuirsi un dividendo di oltre 7,9 milioni.

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