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Una maestra scrive al ministro «Scuola a rotoli, e io soffro»

Patrizia Bordin insegna alla materna: se manca una collega non ci sono supplenti apro io i cancelli e devo mettere i teli per evitare che se piove si allaghi tutto

Alessandro Abbadir
2 minuti di lettura



Patrizia Bordin, maestra alla materna Villa Lenzi di Mira Taglio, si è stufata di protestare e basta per tutto quello che ogni giorno non funziona a scuola. Si è messa al pc e ha scritto direttamente al ministro della Pubblica Istruzione Marco Bussetti raccontando la sua giornata tipo fra mille problemi.

Arrivare puntuali non basta. «Sono arrivata mezz'ora prima, per sistemarmi la classe e prepararmi il materiale» scrive «Mi sono presa dall'armadio della mensa e portata in classe, un pacco di biscotti e uno di cracker per la merenda dei bambini, perchè in servizio al mattino, da quest'anno, c'è solo una collaboratrice che ha come compito prioritario fare sorveglianza alla porta. Oggi non ho avuto la compresenza, perchè la mia collega è stata assente». E allora che si fa? «Quando succede questo, la maestra non viene sostituita con una supplente: perciò sono rimasta da sola fino alle 13.15».

Ma fare da sola la maestra non basta. C’è altro da fare. «Ho aperto il cancello» continua Bordin «a tutte le colleghe che arrivavano in servizio alle 11, perchè non c'è nessuno in guardiola a quell'ora (i due collaboratori in servizio stanno facendo il ripasso nelle aule) e io ero in salone per il gioco libero dopo la merenda. Alle 13, finchè i bimbi pranzavano, sono riuscita a fare una fuga in un bagno che, dopo quasi 3 mesi di scuola, ancora non è stato riparato e bisogna buttarci l'acqua usando un secchio». Ma una maestra deve anche preoccuparsi di fare prevenzione, quasi da volontaria di protezione civile. «Prima di andarmene» scrive al ministro «ho spostato tutti gli arredi e i giochi dell'angolo casetta, per evitare che, se in questi giorni pioverà, l'acqua che scenderà dal soffitto rovini tutto. Ho steso dei teli lungo il muro così che l'acqua venga assorbita e non mi ritroverò l'aula allagata lunedì. Mi sono poi ricordata di sollevare anche altri materiali e arredi: la signora della cooperativa delle pulizie, che ha 6 minuti per aula, così potrà pulire meglio il pavimento». Quindi la triste conclusione: «Ecco, signor ministro: questo non lo racconterà mai nessuno, ma questa è la quotidianità della scuola italiana: carenza di personale e risorse. E a me il cuore duole».

IL COMUNE

«Siamo a conoscenza» spiega il sindaco Marco Dori «dei problemi della scuola e degli organici ridotti. Su questo solidarizzo con lo sfogo della maestra. Il Comune ha deciso comunque di investire numerose risorse sugli edifici scolastici sia quest'anno che il prossimo. Se ci sono dei problemi che ci vengono segnalati provvederemo a risolverli ». La dirigente scolastica Annalisa Pilotto chiarisce invece che i problemi a causa della riduzione di organico dei bidelli esistono, ma sono collegati a decisioni dell'Ufficio scolastico. «Tutte le altre segnalazioni fatte» conclude «saranno attentamente verificate». —



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