Palermo

Migranti, l'arcivescovo di Palermo: "I predoni dell'Africa siamo noi"

Lorefice incontra il Papa in vista della visita di sabato: "Ha un grande desiderio di venire in Sicilia"
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“I predoni dell’Africa siamo noi”. L’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice non gira attorno al tema migranti, rilasciando un’intervista a Radio Vaticana Italia, in occasione della visita pastorale di Papa Francesco nel capoluogo siciliano nel XXV anniversario del martirio di padre Pino Puglisi, il prossimo 15 settembre. “Se facciamo un po’ di esame di coscienza vediamo che tutt'ora l'occidente schiavizza questi popoli e quindi dobbiamo assumerci le nostre responsabilità”. Lorefice, ieri, ha incontrato Bergoglio in visita privata e assicura che un tema della visita sarà proprio quello dei migranti. "L'ho trovato con il suo cuore e la sua grinta e soprattutto con un grande desiderio di venire a Palermo. Penso che sia l'ennesima tappa di un itinerario che Francesco sta disegnando per l'Italia: per così dire dalle Alpi alle piramidi, da Mazzolari a Puglisi. Un tragitto lungo i luoghi di uomini, preti, sacerdoti, che hanno annunciato un Vangelo che, come sempre, non può essere immediatamente compreso, ma che è capace di diventare realmente compagnia degli uomini, soprattutto negli snodi storici più importanti".

La visita del Papa a Palermo tocca soprattutto il tema della mafia. "Nell'itinerario che Francesco seguirà nella sua visita a Palermo", oltre ai momenti pastorali, ci sarà "la visita a Brancaccio, il quartiere dove don Pino è nato e morto il 15 settembre, a 56 anni di distanza". Per Lorefice è "un segno particolare. Significa che il Santo Padre viene da noi anche per indicare un indirizzo: perché la comunità cristiana non può non essere dentro le maglie della storia, lì dove c'è povertà e lì soprattutto dove c'è la concentrazione dei poteri. La visita del Pontefice – ha continuato l’arcivescovo - segna una rinnovata presa di posizione nei confronti di quei poteri occulti che, senza dubbio, fanno cultura. Il Papa viene a portare la bellezza del Vangelo che trasfigura la vita degli uomini nella dimensione messianica. Dunque, a sottolineare degli alti valori, non solo evangelici, ma, come ci ricorda il Concilio, anche umani".

Lorefice ricorda il sacrificio di Dalla Chiesa, di Paolo Borsellino e aggiunge: "Questa è la città in cui tanti testimoni hanno donato il sangue, e il sangue dei martiri fruttifica sempre, seppur nel silenzio, come ci ricorda il Vangelo. Ed è questa anche la bellezza di Palermo: tanti uomini anche dal mondo civile, non solo ecclesiale, da questo sangue sono stati rafforzati. E oggi a Palermo, senza dubbio, c'è anche la capacità di esporsi perché la cultura dei valori umani e la cultura evangelica possa continuare ad essere un fronte contro la mentalità malavitosa e mafiosa".