Palermo

Palermo, confisca da mezzo milione al pusher dei professionisti

Giuseppe Cutino è stato arrestato l'anno scorso in un blitz antidroga. Due appartamenti e una villa passano allo Stato
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Era il pusher dei professionisti palermitani. Li riforniva soprattutto di cocaina. Scatta oggi per Giuseppe Cutino, finito agli arresti domiciliari l'anno scorso, la confisca dei beni. Un patrimonio di 500 mila euro tra case e auto. Cutino era finito ai domiciliari nell'operazione della squadra mobile che l'anno scorso portò all'arresto di 16 tra trafficanti e pusher a Palermo e a Napoli. Fiumi di cocaina, hashish e eroina scorrevano tra le strade di Palermo grazie a un patto tra camorra e Cosa nostra. Fra i consumatori, un politico, un giornalista, un poliziotto poi destituito dal servizio. 

Il decreto è stato disposto dal Tribunale di Palermo - Sezione Misure di Prevenzione. Giuseppe Cutino, sorvegliato speciale, con precedenti penali per furto, resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di armi, è "inserito all’interno di un circuito criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti con basi operative nei quartieri di “Ballarò” e del “Capo” di Palermo", scrive la questura. 
 
La confisca riguarda due appartamenti ed un magazzino a Palermo in via Giuseppe Crispi, una villa a Carini in contrada Piraineto ed un motociclo.