Palermo

Mafia, inflitti 37 anni di carcere ai boss di Porta Nuova e Bagheria

La sentenza dell'operazione "Panta Rei". La pena più alta per Girolamo Ciresi

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Trentasette anni e mezzo di carcere per i quattro mafiosi dei mandamenti di Porta Nuova e Bagheria che hanno scelto di essere giudicati con rito ordinario, questa sera sono stati condannati in primo grado. Uno soltanto degli imputati, Salvatore Martorana (difeso dall'avvocato Giuseppe Farina) è stato assolto da tutte le imputazioni. Il collegio della terza sezione del tribunale di Palermo presieduto da Fabrizio La Cascia ha inflitto 12 anni di carcere a Girolamo Ciresi, 5 anni a Franco Bertolino,  7 anni a Salvatore Lauricella e 13 anni e 6 mesi a Nicolò Testa per avere fatto parte dei clan mafiosi di Porta Nuova e Bagheria. La scelta di farsi processare con il rito ordinario ha separato la loro posizione da coloro che sono già stati giudicati, e in gran parte condannati, in abbreviato a pene severe.

I cinque vennero arrestati nel blitz battezzato “Panta Rei” del dicembre 2015 in cui vennero coinvolte 45 persone fra arrestati e indagati a piede libero. Quaranta imputati hanno scelto il rito abbreviato e sono stati condannati nel settembre del 2017 dal gup Nicola Aiello a complessivi 268 anni di carcere.

Per i cinque processati in ordinario il pubblico ministero Francesca Mazzocco aveva chiesto 10 anni di reclusione per Girolamo Ciresi, 6 anni per Franco Bertolino, 11 anni per Salvatore Martorana, 13 anni e 6 mesi per Nicolò Testa (considerato il capo della famiglia mafiosa di Bagheria) e 8 anni per Salvatore Lauricella.