Palermo

Messina, rapporti tra politica e mafia: chiesta condanna di Genovese e Rinaldi

Francantonio Genovese e Franco Rinaldi 
Il pm propone cinque anni e 4 mesi per l'ex deputato, cinque anni e mezzo per il cognato
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Cinque anni e 4 mesi per Francantonio Genovese, cinque anni e mezzo per il cognato Franco Rinaldi. È questa la richiesta dell’accusa nei confronti dei due ex deputati messinesi (nazionale il primo, regionale il secondo) accusati di associazione finalizzata alla corruzione elettorale, nel processo “Matassa” sui rapporti tra politica e mafia. Reato contestato ai due politici e ad altre sei persone, tra cui Angelo e Giuseppe Pernicone, che sono stati già giudicati colpevoli in abbreviato, con sentenza definitiva. I due Pernicone, padre e figlio, erano accusati anche di essere "interni" all’associazione mafiosa. "Pacchi della spesa per le campagne elettorale del 2012 e del 2013 per conto di Francantonio Genovese, Franco Rinaldi e Paolo David”: così aveva riferito durante il processo, rendendo dichiarazioni spontanee, Giuseppe Pernicone.

Finisce così la requisitoria dei sostituti procuratori Liliana Todaro e Maria Pellegrino, durata ben tre giorni. Solo tre giorni fa per Francantonio Genovese, in appello, il pg aveva chiesto una condanna a 12 anni per l’inchiesta sulla formazione professionale, per la quale l’ex deputato ha avuto in primo grado una condanna a 11 anni.

Sono state in tutte 43 le richieste di condanna per "Matassa", l’inchiesta sulle commistioni tra politica e criminalità organizzata che portò nel 2016 all’arresto di Paolo David, ex capogruppo consiliare del Pd, poi passato in Forza Italia. L’accusa ha chiesto condanne da uno fino a 24 anni, due assoluzioni e due prescrizioni. Terminata anche la discussione dei legali di parte civile, il processo riprenderà il prossimo 28 marzo per le arringhe dei difensori.