Palermo

Mafia, torna libero Vito Roberto Palazzolo, 're' del riciclaggio dei soldi di Cosa nostra

Vito Roberto Palazzolo al suo arrivo a Malpensa  
L'uomo che, secondo gli inquirenti, è stato il tesoriere dei boss Riina e Provenzano ha ottenuto l'affidamento ai servizi sociali. Tra Sudafrica e Namibia avrebbe accumulato un vero tesoro
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E' tornato libero, dopo aver ottenuto l'affidamento in prova ai servizi sociali, Vito Roberto Palazzolo, ritenuto uno dei più grossi riciclatori di denaro sporco per conto di Cosa nostra, rimasto latitante per anni in Sudafrica dove ha accumulato un patrimonio miliardario. 

Palazzolo, nato a Terrasini, in provincia di Palermo e condannato a 9 anni per associazione mafiosa, ha scontato sei anni di detenzione: il primo in Thailandia, dove venne arrestato dopo essersi allontanato dal suo Paese di adozione, il Sudafrica, in cui aveva goduto per anni di protezioni anche ad alto livello istituzionale. L'estradizione dalla Thailandia avvenne nel 2013L'uomo che, secondo gli inquirenti, è stato il tesoriere dei boss Riina e Provenzano, nel 2014 è stato trasferito al 41 bis, il carcere duro previsto per i mafiosi più pericolosi.

I fatti per cui fu processato e condannato risalgono agli anni '80 e '90, quando Palazzolo fu molto attivo nel riciclaggio e nella ripulitura delle ingenti somme di denaro provenienti dai traffici di droga e dal contrabbando di sigarette della mafia. Riconosciuto come una figura di spicco di Cosa nostra, inserito per 20 anni nelle dinamiche mafiose, sarebbe stato una sorta di cerniera tra i clan e il mondo imprenditoriale.

Dopo l'estradizione si disse disponibile a collaborare coi magistrati che, però, non hanno mai creduto alla sua reale volontà di contribuire alle indagini. Di certo, Palazzolo è il depositario di tantissimi segreti riguardanti Cosa nostra e le complicità eccellenti: all'inizio degli anni Ottanta, fu uno dei registi finanziari della Pizza Connection, il più grande affare di droga mai realizzato dalla mafia siciliana, fra l'estremo oriente, la Sicilia e gli Stati Uniti, passando per la Svizzera. Poi, Palazzolo si trasferì in Sudafrica, in una sontuosa villa a Franschhoek, Città del Capo: era protetto da altolocate amicizie nel mondo della politica e dei servizi di sicurezza. Di tanto in tanto, telefonava in Italia, cercando contatti istituzionali per risolvere le sue questioni giudiziarie. Ma era intercettato: così, si scoprì che nel 2010 aveva organizzato addirittura l'incontro ufficiale fra una delegazione di imprenditori italiani ed alcuni esponenti del governo dell'Angola.

Secondo le stime degli inquirenti, Palazzolo, che si faceva chiamare Von Palace Kolbatschenko, ha accumulato un vero tesoro: 70 proprietà tra Sudafrica e Namibia, quasi tutte intestate a un trust, per un valore di oltre 37 milioni di euro. Nel 2006 in Namibia, grazie al figlio dell'ex presidente della Repubblica, Palazzolo sarebbe riuscito a entrare in rapporti diretti con la De Beers, il colosso mondiale delle pietre preziose. Poi avrebbe acquistato sette giacimenti di uranio, del valore di tre miliardi e mezzo.