Palermo

Palermo, preside annulla la presentazione di un libro sul Futurismo: polemica con Fratelli d'Italia

L'istituto alberghiero Piazza 
Il preside dell'alberghiero Piazza: "Invitato un relatore senza autorizzazione". Varchi, deputata di Fratelli d'Italia: "Ignoranza su un movimento del Novecento"
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Alla vigilia dell’evento, il preside dell’istituto alberghiero Piazza ha annullato la presentazione del libro “La cucina futurista” di Filippo Tommaso Marinetti e Fillia per timore di “strumentalizzazioni”. E monta la polemica. “Avevamo concordato da tempo un certo tipo di presentazione del libro – dice Vito Pecoraro, dirigente del Piazza – con una docente di storia dell’arte e con gli studenti che avrebbero cucinato dei piatti “futuristi”. Ma ho ricevuto una locandina dell’evento in cui era previsto anche l’intervento di Francesco Paolo Ciulla. Quell’intervento non era stato concordato con la scuola”.

Ciulla, editore del libro per il Centro librario occidente di Palermo, è vicino alla destra. “Annullare un evento culturale per antifascismo nel 2019, oltre che essere sconcertante significa non aver idea di cosa sia il Futurismo”, dice Carolina Varchi, deputata nazionale di Fratelli d’Italia. “Il Futurismo è una delle più importanti correnti culturali e artistiche del ’900 – dice Varchi - Impedire a un appassionato e cultore di libri d’epoca di presentare all’interno dell’istituto alberghiero il libro sulla cucina futurista significa anche non accettare il sereno dialogo democratico”.

Ma il preside non ci sta: “So bene cosa sia il Futurismo – dice Pecoraro – Infatti la presentazione era stata pianificata, diffusa con le circolari e sarebbe stata articolata con interventi fra arte e letteratura, ma non è stato corretto inserire interventi non concordati ed esporre la scuola ad eventuali strumentalizzazioni”.

"Lungi da me - continua il preside - voler impedire un'attività programmata che, avrebbe offerto a studentesse  e studenti un'opportunità. Ma nella locandina, tra coloro che avrebbero dovuto intervenire, compariva il nome di tale Francesco Paolo Ciulla, che non conosco. Quindi, ben lontano dal voler mettere all'indice il testo in questione, per il quale avevo già autorizzato la presentazione, e da una scelta "politica", ho voluto solo mettere in evidenza che le attività e gli interventi si concordano con la scuola e non in autonomia. Per quanto mi riguarda, Ciulla poteva essere di destra, centro, sinistra e non avrebbe avuto nessuna importanza; rilevante è, invece, la valenza didattica di una qualsiasi attività ed io, con mandato del Collegio dei docenti e del Consiglio d'istituto devo sapere preventivamente chi entra a scuola e chi parlerà con studentesse e studenti".