Palermo

Partito democratico, Teresa Piccione si ritira: in Sicilia primarie con un solo candidato

La candidata dell'area Zingaretti si chiama fuori dopo l'ok di Roma per il voto di domenica: "Queste sono le consultazioni fondative del partito di Renzi, non dei dem". Zingaretti: "In Sicilia esempio di partito che non voglio"

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Via libera alle primarie, domenica prossima, per la scelta del segretario regionale del Partito democratico. La commissione nazionale accoglie, nella notte, il ricorso presentato da Fausto Raciti, l’ex segretario siciliano, e rinvia il voto dei congressi provinciali. I Congressi provinciali si faranno quindi dopo le primarie regionali del 16 dicembre. Il renziano Davide Faraone puntava al voto unico in un giorno solo per la scelta del segretario regionale e dei segretari provinciali. Teresa Piccione dell’area Zingaretti puntava a fare prima i congressi provinciali, poi quello regionale. Oggi si presentano le liste, ma tutto rischia di naufragare. L'avversaria del renziano Davide Faraone, Teresa Piccione dell'area Zingaretti, annuncia il suo ritiro: «Quelle di domenica, in Sicilia, saranno le primarie fondative del partito di Renzi e non le primarie del Partito Democratico. Per questa ragione ritiro la mia candidatura - dice Piccione - la maggioranza renziana ha impedito lo svolgimento dei congressi dei Circoli e delle Federazioni provinciali, mortificando il libero dibattito degli iscritti e degli elettori e la loro partecipazione. Non intendo concorrere a false primarie senza regole, soprattutto dopo manifestazioni e segnali evidenti - ed inquietanti - della partecipazione di uomini estranei al Partito democratico, che inquinerebbero irrimediabilmente il risultato elettorale del congresso».

"In Sicilia stiamo vedendo un esempio di partito che io non voglio, con forti ingerenze di un altro partito e troppe decisioni prese a maggioranza. Così si distrugge, non si costruisce", dice Nicola Zingaretti, parlando da candidato segretario del Pd uscendo dal Nazareno.

I renziani replicano: "La polemica sulle primarie in Sicilia, è del tutto infondata e mira solo ad abbattere l'avversario Faraone. Le parole che ha usato Zingaretti fanno riflettere. Il metodo è chiaro e tristemente noto, Faraone è ampiamente in testa, l'unico modo per sconfiggerlo per gli amici di Zingaretti è, allora, annullare le primarie. No, caro Zingaretti, è il tuo modello di partito che ci inquieta e non poco". Lo affermano i senatori dem Valeria Sudano, Leonardo Grimani e Salvatore Margiotta.
Sarà adesso la commissione regionale per il congresso a stabilire se annullare o celebrare ugualmente le primarie in Sicilia, programmate per il 16 dicembre, alla luce del ritiro di Teresa Piccione e al fatto che l'unico candidato rimasto in corsa per la segreteria è il 'renziano' Davide Faraone. A riunire la commissione sarà Fausto Raciti, che la presiede.