Palermo

M5S, via alle europarlamentarie: in Sicilia 215 candidati

(ansa)
Voto on line per scegliere i candidati per Bruxelles, dopo gaffe ed esclusioni eccellenti. Il favorito è Corrao, in corsa l'ex Iena Giarrusso. Rimane fuori Antonella Di Prima, che nel 2014 raccolse 65 mila voti e che aveva criticato alcune scelte del movimento: "Aspetto di capire perché...".
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Le polemiche, rimaste solo in parte sottotraccia, lasciano il posto al voto on line: dalle 10 alle 22 la piattaforma Rousseau torna a diventare urna telematica per il primo step delle europarlamentarie: sono 215 i candidati in Sicilia e corrono per accedere a un secondo turno che vedrà drasticamente ridotto a dieci il numero dei partecipanti, in vista di un confronto con altrettanti nomi sardi che porterà alla lista definitiva della circoscrizione Isole, composta da 8 aspiranti parlamentari di Strasburgo.

Il concorrente più accreditato, anche in base al numero dei "bollini" di qualità attribuito dallo staff (sette su nove) è l'uscente alcamese Ignazio Corrao. A sfidarlo un nutrito drappello di professionisti, imprenditori, attivisti della prima e ultima ora. Nelle posizioni di vertice, in base ai meriti assegnati (titolo di studio, conoscenza delle lingue, esperienza professionale e partecipazione alla vita del movimento) ci sono Clementina Iuppa, già collaboratrice del gruppo M5S all'Ars e cognata dell'ex presidente di Riscossione Sicilia Antonio Fiumefreddo, l'ex inviato delle Iene Dino Giarrusso e l'ex candidata alle primarie per il Comune di Catania Matilde Montaudo, autrice di una gaffe nel video di presentazione che ha fatto il giro del web. "Siamo stanchi dei burocrati che attuano la trojka e anche la perestrojka", ha detto la Montaudo suscitando pure l'ironia, per il sorprendente riferimento a Gorbaciov,  di diversi deputati del Pd. In corsa anche il commerciante di Casteldaccia Gianluca Maria Calì, che nel suo curriculum scrive esclusivamente delle minacce subite dalla mafia, e l'attivista di origine nigerine Ali Listi Maman, già candidato alle Regionali 2017.

A far discutere, sui social, anche le esclusioni. A partire da quella di Antonella Di Prima, che gareggiò già alle Europee del 2014 conqusitando ben 65 mila voti e che negli ultimi non aveva lesinato critiche ad alcune scelte del movimento (il referendum sul processo a Salvini) e alle politiche sull'immigrazione del governo. Fino all'ultimo la Di Prima ha atteso una spiegazione dell'esclusione ("Aspetto che finiscano i controlli per sapere cosa non è andato nella disponibilità data") ma su Facebook esperime perplessità per i nomi in campo: "Quelli veramente spendibili non sono tantissimi, c'è chi ammette candidamente di non aver fatto mai attivismo. Comunque in bocca al lupo a tutti". Fuori anche - non senza sorpresa - Marco Trapanese, fisico e coordinatore del corso di laurea in ingegneria dell'e-mobility all'Università di Palermo. Estromesso anche Alessandro Cacciato, vicentino di nascita ma agrigentino di adozione, da settimane in tour con l'iniziativa "I lavori del futuro" corredata da un manifesto in cui si vede il suo volto, il suo nome e l'etichetta di "facilitatore". Cacciato paga, a quanto pare, la candidatura con Grande Sud alle Comunali di Agrigento del 2012.