Palermo

Europee, il Pd presenta i nomi . Scende in campo il medico Pietro Bartolo

Tra i volti nuovi quello del professionista che a Lampedusa ha curato decine di immigrati. Davide Faraone: "Vogliamo superare il dato delle Politiche"
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L’obiettivo, dopo un lapsus iniziale sull’elezione di “un candidato”, lo rivela il segretario regionale Davide Faraone: “Vogliamo superare il dato delle Politiche”. Quando il Partito democratico si fermò intorno all’11 per cento contro il 33 (e tre eurodeputati) delle Europee di cinque anni fa: comunque sia, adesso i dem ridimensionati dalle sorti degli ultimi anni presentano i propri nomi per le Europee di fine maggio, in una lista che – scandisce Faraone – “segna il superamento delle divisioni” e “non si limita a inserire in lista donne come riempilista”.

Le uscenti, del resto, sono entrambe donne. Così ecco la prima, Caterina Chinnici, che dice “grazie al segretario nazionale Nicola Zingaretti” dopo le polemiche che l’hanno portata a un passo dall’esclusione e si dilunga nel rivendicare i propri risultati, a partire dalla Procura Europea, e l’altra uscente, Michela Giuffrida, che invece parla dell’obiettivo di far percepire “l’Europa come utile” e cita l’impasse della Regione sui fondi comunitari e sull’insularità.

Poi, però, ci sono i nomi nuovi. Uno su tutti: Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, che prende le distanze dalla linea Minniti – e dunque di quello che adesso è il suo stesso partito – sull’immigrazione e sugli accordi con la Libia (“Poi Salvini ha proseguito”) e si propone di “recuperare l’idea originaria di Europa” sui diritti di tutti, oppure l’ex sindaco di Ustica Attilio Licciardi che presenta la sfida come l’alternativa fra il Pd, “i sovranisti che vogliono distruggere l’Europa e i liberali che vogliono lasciarla così com’è. Noi invece vogliamo riformarla”.

Ci sono poi le due candidate dell’area di Carlo Calenda. Virginia Puzzolo, funzionaria europea catanese, vuole “riavvicinare i giovani all’Europa”, mentre Mila Spicola rivendica il proprio lavoro al fianco dei governi Renzi e Gentiloni e fissa “istruzione e lavoro giovanile e femminile” come obiettivi prioritari. Infine l’ultimo nome sceso in campo: il sindaco di Sambuca Leo Ciaccio, secondo il quale “bisogna riconquistare i nostri elettori delusi”. Quel 20 per cento abbondante che separa il risultato 2018 da quello del 2014. Per provare a risalire la china.