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Micciché ricuce con Romano: "Insieme in Forza Italia per casa comune moderati"

(palazzotto)
L'ex ministro dell'Agricoltura apre la campagna elettorale per le Europee. In platea Cuffaro, Lupi, Cordaro, Lagalla e Antinoro
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Guardando la platea del cinema Politeama sembra di tornare indietro nel tempo e di trovarsi davanti il fu potente centrodestra a trazione cuffariana. Molti dei volti di quella stagione sono riuniti qui perché l'ex ministro dell'Agricoltura Saverio Romano apre la campagna elettorale per le Europee. Sul palco prende la parola e sigla la pace con il coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè, dopo le tensioni per le candidature nella lista azzurra, con lo stesso Micciché che stava mettendo all'angolo Romano per far posto al suo delfino Giuseppe Milazzo. Alla fine sono entrambi candidati e a farne le spese è stata l'ala catanese del partito che non ha espresso alcun candidato, tanto che il sindaco di Catania Salvo Pogiese e il deputato nazionale Basilio Catanoso hanno lasciato Forza Italia per protesta.

Al  cinema Politeama va in scena comunque un grande raduno dei volti che hanno governato la Sicilia negli anni del centrodestra potente di Cuffaro e Micciché. In sala l'ex governatore Salvatore Cuffaro, l'ex eurodeputato ed ex assessore regionale Antonello Antinoro, l'attuale assessore regionale Toto Cordaro, un fedelissimo di Romano, l'assessore regionale Roberto Lagalla, che con il governo Cuffaro è stato assessore alla Sanità. E, ancora, l'ex ministro alfaniano Maurizio Lupi, da sempre grande amico di Cuffaro, e il deputato centrista Vincenzo Figuccia.

Prima di Romano prende la parola Micciché: “Io voterò per Giuseppe Milazzo ma chiederò a mia moglie Elena di votare per Saverio Romano. Spero vivamente che venga eletto perché con lui ho un progetto politico da portare a compimento. Sarei io un coglione se facessi campagna elettorale contro uno dei candidati della lista. Ho sbagliato a ritenere Saverio Romano un ospite e di questo chiedo scusa. Forza Italia è l’unico simbolo moderato del Paese”.


Poi Romano ringrazia il "presidente Silvio Berlusconi": "Graziè è la parola più bella - dice -  perché esprime gratitudine. E io vi dico grazie per il vostro sostegno. Ma il mio grazie più sentito e autentico va a Silvio Berlusconi perché ha costruito una casa politica che è la nostra casa, dei liberali, dei popolari, dei moderati, del Centro, in una congiuntura che vede trionfare gli ismi: populismi e sovranismi che mettono a rischio i valori per i quali abbiamo lottato tutta una vita. Siamo per una società solidale e contro il fascismo. A chi si fa fotografare con il mitra in mano preferiamo chi si fa fotografare con un bambino in braccio".