"Non c'è futuro senza memoria": migliaia in corteo a Parma per ricordare le leggi razziali - Foto
Grande partecipazione alla marcia "Non c'è futuro senza memoria" indetta per ricordare l'ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali per la difesa della razza nella scuola italiana. Il corteo, composto in gran parte da studenti delle scuole superiori, ha preso avvio da piazzale Picelli e ha percorso le strade del quartiere Oltretorrente. Hanno preso parte alla manifestazione il sindaco Federico Pizzarotti, l'assessore Nicoletta Paci, Don Luigi Valentini, vicario generale della Diocesi, il rabbino capo di Modena e Reggio Emilia, Beniamino Goldstein, e Bruno Scaltriti della Comunità di Sant'Egidio. "Il razzismo e l'antisemitismo sono nati anche a causa dell'indifferenza e del silenzio delle persone. Oggi è più che mai necessario che le nuove generazioni si impegnino sul campo e riflettano su come dovrebbe essere il mondo che ci circonda" ha detto Pizzarotti rivolto agli studenti, invitati dal primo cittadino a partecipare alla manifestazione del prossimo 25 Aprile. Il corteo ha fatto tappa alle pietre d'inciampo con la deposizione dei fiori e dei "biglietti della memoria" a Barriera Bixio nel ricordo delle sorelle Levi, deportate dalla loro abitazione di via Bixio, e in strada del Quartiere per commemorare la famiglia Fano. La comunità ebraica cittadina, nell’autunno del 1938, contava 134 membri: 62 donne e 72 uomini. Tra di loro, sei erano bambini in età scolare e 12 i ragazzi iscritti alle scuole superiori e all’università. Per sfuggire al pericolo di essere arrestati, alcuni ebrei decisero di espatriare, ma 74 furono deportati dal Parmense e 23 furono vittime dello sterminio: tra loro sei bambini. (Foto Marco Vasini)