Parma

"NoSalviniDay": studenti in piazza anche a Parma

"Basta con i tagli all’istruzione pubblica del Governo giallo-verde. Vogliamo un altro cambiamento"
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Studenti in piazza per "un altro cambiamento" anche a Parma come in altre città. Nel corso della manifestazione organizzata dalla Rete degli Studenti e dalla Rete degli Universitari 500 ragazzi sono scesi in strada per dire "basta ai tagli all’istruzione pubblica e per opporsi al Governo giallo-verde".

In centinaia hanno sfilato per opporsi alla riduzione dei finanziamenti su scuola e università pubblica e per manifestare il loro dissenso nei confronti degli ultimi provvedimenti del Governo Conte: decreto Sicurezza e Ddl Pillon.

Veronica La Greca, coordinatrice provinciale della Rete degli Studenti Medi Parma: "Ci siamo opposti a questo Governo che annuncia tagli all’istruzione pubblica, 29 milioni di euro di tagli: 14 sulla scuola, 15 sull’università. Ci opponiamo a questo Governo, che si autoproclama del cambiamento ma altro non vuole far altro che conservare vecchi privilegi ed eliminare i diritti per i più deboli. Basta definanziamenti, basta razzismo e sessismo". 


La piattaforma mobilitativa, sottoscritta da molte associazioni cittadine, è visibile sul sito www.altromondopossibile.it

"Abbiamo manifestato - aggiunge - per ribadire che cambiare il nome e ridurre le ore di alternanza non risolverà il problema dello sfruttamento. E i 56 milioni 'risparmiati' col taglio delle ore, dove finiranno? Diciamo basta alla propaganda sulla pelle degli studenti".

"Il piano Scuole Sicure spaccia per sicurezza l’installazione delle telecamere e i cani antidroga fuori dalle scuole: ma a 'spacciare morte' sono gli edifici pericolanti in cui studiamo. La scuola sicura è quella che non ci crolla in testa".

Quanto al decreto Sicurezza di Salvini, "che fa leva sull’incertezza delle nostre vite per criminalizzare lo straniero e offende il concetto stesso di cittadinanza: no al razzismo mascherato da legge".

"Ogni anno - conclude - paghiamo migliaia di euro in libri, trasporti, materiale. Chi non li ha, lascia la scuola: sono 150mila gli studenti che ogni anno abbandonano gli studi. In Italia, nella giornata internazionale del diritto allo studio, si preferisce fare condoni agli evasori fiscali invece di stanziare fondi per creare una legge nazionale sul diritto allo studio".