Parma

Foibe, clima rovente a Parma. Domenica manifestazione degli antifascisti

Non si ferma la polemica dopo l'adesione dell'Anpi al convegno dal titolo Foibe e fascismo. CasaPound organizza una fiaccolata

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È ancora viva a Parma la polemica scaturita dal convegno su Foibe e fascimo in programma domenica 10 febbraio al cinema Astra.

La presenza della sezione locale dell'Anpi (per il 14esimo anno) a un appuntamento ritenuto negazionista dagli oppositori ha dato modo al ministro dell'Interno Matteo Salvini di evocare la revisione dei finanziamenti pubblici all'associazione nazionale dei partigiani. Al vicepremier ha risposto la presidente nazionale, Carla Nespolo, che ha preso anche le distanze dall'iniziativa parmigiana.

A difesa dell'Anpi è intervenuto il sindaco di Parma Federico Pizzarotti mentre ancora stamani un esponente di spicco del mondo politico nazionale, il senatore forzista Maurizio Gasparri, ribadiva: "Ho trovato raccapricciante l'accostamento della sigla dell'Anpi ad eventi negazionisti in materia di foibe. Ci sono state vicende telematiche a Rovigo e iniziative pubbliche a Parma. È incredibile che un'associazione possa essere coinvolta in eventi che tendono a negare il dramma del massacro da parte dei comunisti slavi e anche italiani di migliaia di nostri connazionali sul confine orientale negli anni quaranta. Ho pubblicamente invitato l'Anpi a un atto di contrizione partecipando alle cerimonie dedicate ai martiri delle foibe".

Il senatore parmigiano della Lega, Maurizio Campari, ha chiesto le dimissioni di Aldo Montermini, presidente dell'Anpi di Parma che dopo i chiarimenti espressi lunedì ha preferito non tornare sulla vicenda.

La vicenda vede scendere in campo le forze Per l’unità dell’antifascismo a fronte di un "clima che il ministro degli Interni Matteo Salvini ha reso rovente, nostro malgrado. Le sue farneticanti dichiarazioni hanno reso Parma nuovamente protagonista della scena antifascista nazionale, questa volta sul tema foibe". Per questo è in programma domenica una manifestazione.
Il 10 febbraio è la data istituita dal 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe.

"La nostra volontà - scrive il comitato - è quella di ridare una connotazione storica a quell’epoca politica tanto insanguinata e violenta, essenzialmente per mano della canaglia fascista. E’ ora di finirla con una mistificazione aberrante, operata da chi ha, per motivi elettorali e di consenso, bisogno di mentire e criminalizzare.
 
"Per l'unità nell'antifascismo" - viene sottolineato - è il nome sotto il quale si coordinano "numerose realtà antifasciste di Parma, riunitesi in assemblea nelle settimane precedenti per dare una risposta alla campagna mediatica orchestrata dall'estrema destra volta a piegare, riscrivere e strumentalizzare per fini politici la storia". 
Previsto un presidio in piazzale Barbieri.

CasaPound, invece, darà vita a una fiaccolata e alla deposizione di una corona d’alloro a ricordo dei martiri delle foibe con ritrovo domenica alle 17,30 al parcheggio della rotonda di via Chiavari all'altezza della Villetta. Questa sera, mercoledì, alle 21, il monologo su Norma Cossetto nell'aula consiliare di Busseto.

Secondo il Ciac di Parma sono "ingiuste e fuorvianti le accuse che la Lega, addirittura per bocca del ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha rivolto in questi giorni contro Anpi Parma, a cui esprimiamo la nostra solidarietà". 
(ansa)

Per il Centro studi movimenti "chiunque conosca le posizioni dell’Anpi, così come quelle dell’Anppia, o chiunque abbia avuto modo di partecipare a una delle tredici iniziative organizzate ogni anno dal 2005, sa bene che nessuno ha mai negato le vicende delle foibe. Quegli appuntamenti hanno fatto altro: attraverso l’aiuto di studiosi e ricercatori, hanno tentato di comprendere storicamente 'le foibe', mettendole in relazione alle dinamiche della seconda guerra mondiale (vale a dire all’occupazione militare della Jugoslavia da parte delle truppe italiane e tedesche) e alla precedente 'nazionalizzazione' forzata delle minoranze slave da parte della dittatura fascista";  le parole di Matteo Salvini sui contributi all'associazione celano "il tentativo leghista, caparbio e prepotente, di delegittimare ogni presidio autonomo di riflessione critica, ogni momento culturale non allineato alla visione mainstream proposta dal ceto dirigente".

"Si deve poi aggiungere che l’offensiva di Salvini contro l’Anpi si inserisce in una battaglia più ampia che la Lega sta portando avanti contro i presidi più vivi dell’antifascismo, nella sua corsa a cannibalizzare i partiti di destra. Ammiccando alle forze dell’estremismo neofascista, infatti, la nuova 'italica' Lega non solo si vuole mostrare intransigente contro migranti, “buonisti” e “zecche”, ma anche contro tutte quelle forze che si richiamano a un antifascismo attivo e non di maniera. Ci sembra dunque ovvio leggere le minacce verso l’Anpi in questo senso, coerentemente con l’assenza dei parlamentari leghisti ai cortei del 25 aprile, con la loro indifferenza verso gli appuntamenti del 27 gennaio (anniversario della liberazione di Auschwitz) o ancor più con le dichiarazioni del vicepremier della Repubblica democratica sulle «cose buone» fatte dal regime totalitario di Mussolini".