Parma

Migranti, a Parma il Pd lancia l'"albo dei richiedenti asilo"

(ediroma)
"L'obiettivo è affrontare alcuni dei problemi legati al decreto Salvini denunciati dallo stesso sindaco Pizzarotti"
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Un "albo dei richiedenti asilo", esclusi dall'anagrafe a seguito del decreto Salvini.

Questa la proposta del Partito democratico di Parma contenuta nella mozione che verrà presentata in questi giorni all'Aministrazione Pizzarotti.

"Si tratta di una proposta concreta, frutto di un'attenta elaborazione, che non comporta violazione delle norme del decreto sicurezza ma punta a correggerne alcune evidenti storture e che ha l'obiettivo di affrontare alcuni dei problemi denunciati dallo stesso sindaco Pizzarotti", spiega il capogruppo del Pd Lorenzo Lavagetto.

"Il Comune - aggiunge la consigliera Daria Jacopozzi - potrà mantenere una relazione con le persone che risiedono nel territorio, estendendo i servizi comunali a chi risulti iscritto nell'albo: pensiamo in particolare alla formazione professionale e ai problemi abitativi. In ogni caso avrà uno strumento per sapere chi effettivamente dimora sul territorio: non è cosa da poco".

Più nel dettaglio entra la consigliera Caterina Bonetti: "L'istituzione dell'albo - dice - non comporta di fatto spese aggiuntive, anche se richiede uno sforzo organizzativo al Comune che comunque sarà costretto a farne molti dato che sullo stesso gravano le conseguenze peggiori della legge".

L'iscrizione per i richiedenti non è "gratuita". "Il regolamento che proponiamo prevede la cancellazione dall'albo qualora la residenza non venga confermata ogni quattro mesi. Chiederemo comunque che il Comune continui ad investire nella 'seconda accoglienza' visto che le risorse ci sono", illustra Bonetti.

Sandro Campanini, anche lui consigliere comunale, evidenzia che "questa proposta è a disposizione del Consiglio comunale: vogliamo aprire un confronto serio sul tema, per questo l'abbiamo costruita dialogando con associazionismo, volontariato e il parere di esperti legali. Non ci interessa polemizzare con nessuno, vogliamo invece arrivare nel più breve tempo possibile a una soluzione concreta, su cui si sta lavorando anche in altre città".

Conclude il segretario comunale del Pd Michele Vanolli: "Noi crediamo in una società aperta sapendo che ciò comporta affrontare una grande complessità nella costruzione di 'regole' che permettano il rispetto e la crescita di tutti".