Parma

Parma, Forza Nuova attacca il centro contro la violenza alle donne

Affissi volantini con accuse di non occuparsi delle vittime se gli autori sono stranieri. La replica: "La maggior parte dei casi non è 'per mano dell’immigrazione' ma per mano della violenza maschile in famiglia"

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È successo la vigilia dell’8 marzo, la notte prima della manifestazione che ha visto migliaia di donne scendere in piazza contro la violenza.

Sotto la sigla dell’associazione Evita Peròn, le militanti del movimento di estrema destra Forza Nuova hanno affisso volantini con accuse rivolte ai centri stessi di non occuparsi delle vittime se gli autori di violenza sono di nazionalità straniera.

È capitato a Parma come a Modena e Bologna. Nei volantini sono ritratti i volti di cinque donne, tra cui Pamela Mastrogiacomo e Desirèè Mariottini, le due ragazze uccise in Italia, insieme ad Asia Bibi, Ahed Tamimi e Gianna Jessen, uniti alla domanda provocatoria: "Loro non meritano il vostro interesse?" .

"Se muori per mano dell’immigrazione, ne nasce un conflitto d’interessi con le politiche migratorie e di accoglienza per cui è meglio sottacere", ha aggiunto l'associazione su facebook.

Ma il coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna rimanda al mittente le accuse ricevute dal movimento Forza Nuova e "rivendica con orgoglio il suo lavoro prezioso che, ormai da decenni, aiuta concretamente tutte le donne che subiscono violenza, indipendentemente dalla loro provenienza culturale o da quella dell’uomo autore di violenza".

I dati raccolti e diffusi dal coordinamento in occasione dell'8 Marzo parlano chiaro: le donne provenienti da altri paesi che nel 2018 si sono rivolte ai centri antiviolenza aderenti al coordinamento sono pari al 34,1%, le donne italiane sono invece il 65,9%.

"In Italia la violenza sulle donne non è un problema di sicurezza legato ai flussi migratori. La maggior parte delle donne che subisce violenza non muore 'per mano dell’immigrazione' ma per mano della violenza maschile agita in relazioni intime e familiari. Partner ed ex partner che non riconoscono alle donne il diritto di troncare una relazione, di vivere la relazione in maniera paritaria, di autodeterminarsi, di vivere, semplicemente".

Dichiara Angela Romanin, presidente del coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna: "L’attacco provocatorio delle militanti di Forza Nuova è un fatto grave che conferma quanto forti sono oggi, nella politica, le spinte reazionarie che vogliono silenziare e ostacolare il movimento delle donne. Lo sciopero e le manifestazioni che si sono tenuti in tutta Italia in occasione dell’8 Marzo ci dicono però che sempre più donne e uomini chiedono una società più paritaria e ci incoraggiano a proseguire il nostro lavoro di contrasto alla violenza sulle donne".

Si fa sentire anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti: "Il centro anti - violenza di Parma, come tutti i centri anti violenza sulle donne, svolge un lavoro prezioso e fondamentale. Una porta aperta per le donne che quotidianamente sono vessate dalla violenza altrui. Dovremmo ringraziare ogni giorno il grande impegno per migliorare la società malata. Forza Nuova, ancora una volta, si distingue per quello che è: un manipolo di ignoranti".

"Quello di Forza Nuova - aggiunge l’assessora regionale alle Pari opportunità Emma Petitti - è l’ennesimo attacco squadrista, che ha il solo scopo di avvelenare ulteriormente il clima di odio alimentato da una certa parte politica. Dichiarare strumentalmente solidarietà a vittime di femminicidio ponendo domande retoriche e provocatorie, come hanno fatto con le loro locandine, è solo un pretesto per colpire ancora una volta le politiche migratorie e di accoglienza".