Parma

Fidenza, l'ospedale di Vaio si allarga: presentata la nuova ala di sei piani

Una superficie di oltre 7.500 metri quadrati per un investimento di quasi 14 milioni. Le caratteristiche della struttura e le dichiarazioni dei protagonisti
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Presentata a Fidenza la nuova ala dell'ospedale di Vaio che accorpa le attività ambulatoriali ospedaliere e del distretto per area funzionale.

L’ampliamento si è reso necessario perché nel tempo l’ospedale è diventato sempre più punto di riferimento oltre che per i cittadini del Distretto, anche per l’intera provincia e non solo.

Conta sei piani, (compreso il piano interrato destinato a deposito e il sottotetto), per una superficie di oltre 7.500 metri quadrati.

Al piano terra si trovano cinque ambulatori ecografici e un mammografico, oltre al day service psichiatrico e alla residenza a trattamento intensivo psichiatrico con 10 posti letto, che si trasferisce dalla sede di Fidenza, ormai inadeguata alle esigenze dei malati.

Il primo è occupato da 20 ambulatori, dedicati alle funzioni di diabetologia, pneumologia, dermatologia, allergologia, epatologia, cardiologia, terapia anticoagulante orale (Tao) e nuovi anticoagulanti orali (Nao). Una parte considerevole del piano è destinato a tutti gli ambulatori di neurologia, compresa l’attività di neurofisiologia ed il day service sclerosi multipla.

Al secondo ci sono tutte le funzioni dell’area materno-infantile, ospedaliere e distrettuali, per complessivi 16 ambulatori, a cui si aggiunge un ambulatorio chirurgico dedicato alla terapia antalgica.

In questi spazi trovano quindi posto le funzioni consultoriali di salute donna, gli ambulatori ginecologici, lo studio dello psicologo, l’ambulatorio ed il laboratorio dedicati alla procreazione medicalmente assistita e l’area pediatrica che comprende l’attività di day service.

Al terzo piano sono aggregate le specialità chirurgiche, oltre agli ambulatori di medicina dello sport. Si tratta, complessivamente, di 20 ambulatori di oculistica, odontoiatria, otorinolaringoiatria, urologia, ortopedia e chirurgia, oltre agli ambulatori di prericovero e di day service chirurgico preoperatorio.
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"Oggi presentiamo uno spazio bellissimo che fra pochi mesi sarà un altro e nuovo orgoglio della sanità fidentina" ha detto il sindaco Andrea Massari. Qui abbiamo grandissimi professionisti non solo tra i medici ma anche nel personale infermieristico e nelle associazioni che sono innestate nell’ospedale. Vaio come tutta la città di Fidenza ha sempre accettato la sfida dell’innovazione, a cominciare dalla nascita dell’ospedale che venne accolto nelle sale consiliari da una profonda ostilità. Si diceva dobbiamo investire sul vecchio ospedale ma oggi non saremmo qui se avesse prevalso il restare arroccati su quell’idea".

"State facendo tanto e bene. Dobbiamo continuare a lavorare così saltando le appartenenze politiche" ha aggiunto il presidente della Regione Stefano Bonaccini, mettendo in evidenza come la nuova ala di Vaio con i suoi servizi siano parte di una stagione straordinaria di investimenti della Regione sulla sanità pubblica, che rendono il sistema emiliano-romagnolo uno dei tre con la più alta qualità in Italia.

Elena Saccenti, direttore generale Ausl di Parma: "Grazie alla nuova ala, sarà possibile migliorare notevolmente sia l'assistenza e la cura dei pazienti che le condizioni di lavoro dei professionisti. La realizzazione di questo importante progetto è un segno tangibile della crescita qualitativa dell'assistenza sanitaria non solo qui Fidenza ma per i cittadini di tutta la provincia”.

Massimo Fabi, direttore generale Azienda ospedaliero-universitaria di Parma: "Quando la programmazione sanitaria di una provincia è condivisa tra tutte le istituzioni, si realizzano progetti importanti come questo a Vaio e si raggiungono quindi risultati positivi per tutto il sistema provinciale. Ricordo che questo non è soltanto un ospedale, è anche sede di distretto e di servizi territoriali: dunque l'integrazione tra i percorsi di cura qui è già realizzata nei fatti".

Nel giugno 2015, ricorda una nota, iniziano i lavori, affidati a Unieco di Reggio Emilia. Nel 2017 l’attività è rallentata da ripetute sospensioni, fino ad aprile, quando la ditta è sottoposta a liquidazione coatta amministrativa. Nell’ottobre 2017 il cantiere è affidato alla ditta Edificanda e a gennaio 2018 riprendono i lavori. Nel corso della realizzazione dell’opera sono sorte nuove esigenze sanitarie che hanno portato alla riqualificazione del comparto operatorio, con realizzazione di una recovery room dotata di quattro posti letto.

Il termine dei lavori è fissato per fine giugno, dopo i necessari collaudi e traslochi le attività nella nuova ala inizieranno l’autunno prossimo.

La realizzazione della nuova ala è parte di un più ampio progetto, che vede una serie di interventi di ristrutturazione del pronto soccorso, di parte del primo piano del corpo B e del piano terra del corpo O.

Il pronto soccorso – inaugurato nel novembre 2016 dal presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi - ha raddoppiato la sua superficie, passando da 500 metri quadrati a circa 1.200 e conta su percorsi maggiormente appropriati per ciascun livello di gravità, spazi dedicati all’utenza pediatrica, percorsi per pazienti a rischio chimico e rischio infettivo.

L’investimento è di circa 15 milioni e 600mila euro (di cui quasi 14 milioni per la costruzione della nuova ala). Nove milioni e 480mila euro sono risorse dell’Ausl, circa 306mila euro sono finanziamenti regionali e la restante parte (quasi 6 milioni di euro) sono risorse statali.

Lavorano all’ospedale di Vaio oltre 600 professionisti, aumentati di 5 unità dal 2007 al 2018. Il numero complessivo dei ricoveri è passato dagli 11.645 del 2014 ai 10.783 dell’anno scorso, una riduzione complessiva motivata dagli interventi organizzativi di riconversione delle attività dalla degenza ordinaria e day hospital ai percorsi ambulatoriali di day service. In aumento, invece, gli accessi al pronto soccorso, passati da 32.621 del 2017 a 33.694 nel 2018.

Per gli stessi motivi, la dotazione complessiva di posti letto è passata dai 220 totali del 2015 (di cui 22 di day hospital) ai 214 del 2018 (di cui 16 di day hospital).