Consonno, la città fantasma, una gita in Lombardia

Tra le cose da vedere in Lombardia, anzi, per essere precisi in Brianza, c’è anche una città fantasma. Ci credereste? Lo so, quando si parla di Ghost Town la mente corre immediatamente alle miniere degli Stati Uniti, eppure Consonno è proprio una cittadina fantasma nascosta tra i boschi di castagni della Brianza Lecchese, che rimane, abbandonata e fatiscente, a testimonianza di un grande sogno andato in frantumi.

Il sogno di Consonno, la Las Vegas della Brianza

Sì perché Consonno nella mente di Mario Bagno, l’imprenditore brianzolo che ne modificò il destino, doveva diventare la “Las Vegas della Brianza”, una città dei balocchi capace di attirare in paese migliaia di visitatori che qui avrebbero trovato un divertimento senza pari.

Quando il Conte Bagno acquistò il borgo, nel 1960, il piano era ben chiaro nella sua mente: Consonno sarebbe dovuto diventare un centro turistico innovativo per la sua epoca, con un hotel di lusso, campi da calcio, tennis e perfino da golf, per non parlare della balera, del luna park, dello zoo. E poi pagode in stile cinese, tempi, sale giochi e negozi in stile arabeggiante con un alto minareto ad attirare gli sguardi di tutti. Ci sarebbe anche dovuto essere il trenino turistico per portare i visitatori provenienti da tutta la Lombardia, e in particolare da Milano, a conoscere la Las Vegas brianzola. Per questo l’imprenditore costruì una nuova strada per raggiungere il paese e abbatté tutti gli edifici del vecchio borgo, eccetto la chiesa e il cimitero.

Le cose però non andarono nel modo sperato e dopo pochi anni dall’apertura il sogno di Mario Bagno si schiantò con una realtà che il Conte non avrebbe mai immaginato. La montagna infatti iniziò a franare e la seconda frana del 1976, insieme alla fine dell’effetto “novità” di cui Consonno aveva goduto nei primi tempi e alle proteste di alcuni gruppi di abitanti della zona, sancì la fine del Paese dei Balocchi della Brianza.

[cml_media_alt id='12756']Il Resegone sullo sfondo a Consonno[/cml_media_alt]
Il Resegone sullo sfondo a Consonno
[cml_media_alt id='12754']I cartelli di Consonno[/cml_media_alt]
I cartelli di Consonno

La fine del sogno e la realtà: Consonno città fantasma della Lombardia

Consonno fu così lentamente abbandonato a un destino di oblio e solitudine, il tempo si fermò e la natura si riprese i suoi spazi. Tra le piastrelle del centro commerciale spuntarono i primi arbusti e la strada iniziò a ricoprirsi di erba ma oltre al tempo il colpo di grazia finale alla città fantasma lombarda lo diedero i vandali. Atti di vandalismo più o meno gravi iniziarono infatti a colpire gli edifici, finché nel 2007 un grande rave party organizzato proprio a Consonno devastò quel che restava del borgo.

Oggi Consonno è un paese fantasma che però lascia ancora intuire la bellezza di un tempo e la grandezza di un sogno folle e visionario. Arroccato tra le montagne e il lago, nonostante il degrado e l’abbandono, Consonno attira però ancora molti visitatori che lo raggiungono per una passeggiata in quello che rimane un contesto molto particolare, immerso tra i boschi della Brianza.

Io ci sono tornata poco tempo fa dopo molti anni scoprendone con dispiacere l’attuale situazione. Quando ero ragazza questa era infatti una delle mete per una gita “tra un libro e l’altro”, giusto per passeggiare senza meta e chiacchierare un po’. In cima al belvedere c’erano sempre parecchie persone ed era piacevole starsene un po’ in questo luogo sospeso nel tempo, immaginando come potesse essere negli anni del suo massimo splendore. Ora purtroppo le cose sono sicuramente cambiate, la devastazione degli ultimi anni è stata tanta, eppure Consonno conserva un’atmosfera suggestiva.

Purtroppo ancora non si sa quale sorte toccherà al borgo, si parla di lavori di riqualificazione dell’intera area ma gli investimenti necessari sono ingenti. Consonno però rimane una meta piacevole per una gita in Lombardia, soprattutto in autunno, quando coi colori del foliage, dà il meglio di sé quindi se vi va di saperne di più qui sotto trovate le informazioni per arrivarci e per visitare il borgo.

[cml_media_alt id='12759']Vedere Consonno[/cml_media_alt]
Vedere Consonno
[cml_media_alt id='12752']Devastazione e street art a Consonno[/cml_media_alt]
Devastazione e street art a Consonno

Una gita il Lombardia nella città fantasma: Visitare Consonno

Qui sotto trovate qualche informazione per visitare Consonno: tenete però sempre presente che si tratta di un’area abbandonata e che alcuni edifici sono pericolanti e quindi potenzialmente pericolosi.

Informazioni per raggiungere Consonno

Consonno si può raggiungere in macchina utilizzando due strade, quella che sale da Olginate e quella che sale da Villa Vergano (in questo caso bisogna seguire le indicazioni per Colle Brianza e poi si troveranno anche i cartelli per Consonno). La strada che sale da Colle è asfaltata ma, nell’ultimo tratto, in non perfette condizioni. Attenzione perché troverete due sbarre, la prima posta a qualche centinaio di metri dal paese, la seconda proprio all’ingresso di Consonno: le sbarre sono aperte solo la domenica (gli orari dovrebbero essere: 10-12 in autunno e inverno; 10-19 in primavera ed estate) ma se vi state chiedendo se vengono anche chiuse la risposta è sì! Quindi se non siete certi di uscire in tempo meglio parcheggiare un po’ più lontano e raggiungere Consonno a piedi.

Cosa vedere a Consonno

Le uniche costruizione perfettamente integre del paese sono la chiesa e il cimitero, il resto di Consonno è stato profondamente colpito dal passare del tempo e da alcuni atti di vandalismo. Nonostante questo però secondo me passeggiare per le strade le paese, ancora ben conservate, è suggestivo così come lo è osservare come la natura stia piano piano riprendendo possesso della zona. La salita a quello che un tempo era “il Belvedere” è ancora possibile ma il percorso, in origine una strada asfaltata, è ormai ridotto ad un sentiero con alcuni alberi caduti (quindi evitate i passeggini)

In primavera e estate dovrebbe essere aperto il bar de la Spinada che si trova vicino alla chiesa di Consonno. Scrivo dovrebbe perché in realtà essendoci stati l’ultima volta in autunno era ovviamente chiuso ma mancavano cartelli di segnalazione degli orari di apertura. Il paese rivive poi in occasione della Sagra di San Maurizio, con processione e le bancarelle.

Visitare Consonno coi bambini

Vi segnalo che Consonno non è una meta per una gita in famiglia propriamente intesa: in paese non ci sono infatti parchi gioco o altre attrazioni dedicate ai bimbi. Nonostante questo se state cercando una meta per una passeggiata all’aperto Consonno si presta bene anche perché le strade sono asfaltate e percorribili anche con i passeggini. Detto questo noi ci siamo tornati l’ultima volta insieme a nostro figlio, ricordatevi però che si tratta di un luogo abbandonato ed è importante non lasciare i bambini liberi di girare per le rovine per la loro sicurezza. Infine vi segnalo la presenza di vetri a terra in particolare vicino agli edifici più danneggiati (anche in questo caso meglio tenere d’occhio i bimbi e far loro indossare calzature chiuse e adeguate).

[cml_media_alt id='12760']Visitare Consonno coi bambini[/cml_media_alt]
Visitare Consonno coi bambini
[cml_media_alt id='12763']Consonno in Brianza[/cml_media_alt]
Consonno in Brianza

Altre idee per una gita in Lombardia

Se amate le gite all’aria aperta tutta la zona offre belle passeggiate da fare anche insieme ai bambini. Qui sotto ve ne segnalo alcune vicino a Consonno:

  • Campsirago e l’Eremo di San Genesio: La salita all’eremo è facile e piacevole mentre Campsirago è un altro borgo molto particolare della Brianza.
  • Il Parco del Curone: Montevecchia, Ca’ del Soldato e le Piramidi di Montevecchia sono tre località che meritano una gita domenicale.
  • Vercurago e il lago di Garlate: Se la giornata di presta anche una gita al lago può essere una buona idea coi bambini.

Se poi state cercando qualche altra idea per una gita in Lombardia in autunno per vedere il foliage trovate qualche informazione in più nel post mentre qui sotto trovate il video che abbiamo girato durante la nostra ultima visita a Consonno.