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Macerata, affissa in via Spalato una targa in memoria di Pamela Mastropietro

Macerata, affissa in via Spalato una targa in memoria di Pamela Mastropietro

Ad un giorno dal lutto cittadino annunciato a Macerata,nella mattinata di oggi un gruppo di militanti forzanovisti, guidati dalla coordinatrice locale Martina Borra, ha affisso esattamente nel luogo dell’omicidio una targa in memoria di Pamela Mastropietro.

“Uccisa e vilipesa il 30 gennaio 2018 dalla mafia nigeriana”, è il messaggio che si legge sulla targa esposta per sottolineare la vicinanza del movimento nazionalista non solo alla ragazza stuprata e uccisa lo scorso gennaio, "ma ad una città ormai violentata quotidianamente da spacciatori e delinquenti legati ad una delle associazioni più cruente, esistenti sulla faccia della terra".

“Forza Nuova continuerà ad essere sulle strade al fianco dei fratelli maceratesi – commenta Martina Borra – Non possiamo continuare a vedere la nostra città in mano alla mafia nigeriana che si è ormai impossessata della nostra meravigliosa città”.
“Continueremo la nostra battaglia per ripulire Macerata e per riportare la normalità nelle nostre strade e nelle nostre piazze. Il limite è stato abbondantemente superato – conclude la forzanovista – riterremo responsabili anche tutti coloro che stanno lucrando su questo business dell’immigrazione o che, con il loro silenzio, si rendono complici questa incresciosa e non più sostenibile situazione”.

E dopo la richiesta dell’Anpi, di vietare la manifestazione annunciata da Forza Nuova per il 5 e 6 maggio, “Ripuliamo Macerata”, la coordinatrice locale di Forza Nuova Martina Borra risponde all’associazione dei partigiani.

“Ogni volta che leggo certe sigle affiancate alla parola ‘vietare’, mi esce tristemente un sorriso – afferma Borra - Ma voi passeggiate per la città?  Parlate con i residenti ? Ascoltate i loro disagi o siete ancora nascosti sui monti mentre i vostri amici ‘alleati’ liberano l’Italia dai pericolosissimi fascisti?” 

“Le uniche parole che sapete usare sono ‘vietare’ , ‘fascisti’, ‘estremisti’, ‘razzisti’, ‘xenofibi’ – continua la nazionalista - Aprite gli occhi e allungate gli orecchi, perché ci sono problemi molto più gravi della nostra presenza sul territorio”.

“Noi, a differenza vostra, sosteniamo il popolo italiano, lottiamo per dare più sicurezza ai nostri figli  e alle nostre donne, combattiamo la droga che anche a Macerata un giovane può reperire con estrema facilità, salvaguardiamo quella che un tempo era la dignità dell'uomo preservando lavoro e famiglia”.

“Non penso ci sia qualcosa da vietare – spiega ancora Martina Borra – ma capisco bene che la vostra sana democrazia  non vi permette di far parlare persone che non la pensano come voi.  Siete voi che dovete star lontani da certi temi, viste le dinamiche degli ultimi tempi che vi vede impegnati nel dare  importanza ad un fantasma chiamato fascismo,  invece di impegnarvi su temi molto più concreti,  come la sicurezza”

Non manca anche una stoccata al rappresentante di Liberi e Uguali, Montesi.

“ Forse vive su di un altro pianeta – continua la forzanovista - Noi donne non siamo poi così libere di passeggiare tranquillamente per la città, al pari di chi ha assassinato Pamela. Siamo tutti colpevoli per non essere stati in grado di proteggere una giovane donna – conclude Borra – Ma voi continuate ad essere impegnati a combattere contro qualcosa che è morto più  di 70 anni fa. Scendete dai monti: riflettete di più  e chiacchierate di meno”.

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