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Scuola e università Cingoli

All'Alberghiero di Cingoli si è parlato di pena di morte insieme ad Amnesty International

All'Alberghiero di Cingoli si è parlato di pena di morte insieme ad Amnesty International

L’occasione è quella fornita dalle lezioni alternative alla religione cattolica previste dalla normativa vigente quali momenti di formazione rivolti agli studenti che non professano la religione cattolica. Le finalità educative sono molteplici, come l’integrazione religiosa, la valorizzazione delle differenze etniche e sociali, il superamento della tendenza all’omologazione culturale. Secondo le direttive ministeriali le tematiche da affrontare devono riguardare principalmente i valori della vita e della convivenza civile: questa la scelta proposta dalla prof.ssa Paola Mazzuferi, referente all’Ipseoa “G. Varnelli” delle ore alternative alla religione cattolica. L’attività conseguita sin dall’inizio dell’anno scolastica è stata molto ricca e ha previsto anche l’approfondimento di un tema di grande interesse civile e culturale: la pena di morte e il rispetto dei diritti imprescindibili di ogni essere umano. La prof.ssa Mazzuferi insieme ai suoi alunni hanno organizzato un interessante convegno in collaborazione con l’associazione Amnesty International, tenutosi di recente a Cingoli presso il teatro Farnese. L’incontro ha visto la partecipazione del Sindaco dott. Filippo Saltamartini, della Dirigente scolastica prof.ssa Maria Rosella Bitti, del referente dell’associazione Amnesty International, dott. Giorgio Marcolini.

Parlare ai giovani della pena di morte è di forte impatto civile ed emotivo e lo è ancora di più se a farlo è anche un ragazzo straniero della loro età che ha raccontato la sua vita in Cina prima di arrivare in Italia, ha ripercorso  i suoi ricordi, le paure,le perplessità di fronte alla cruda violenza messa in atto.

Non è solo un sogno quello di un mondo libero dalla pena di morte, ma un impegno concreto che negli ultimi anni ha visto soggetti della società civile e importanti istituzioni, come Amnesty International, dialogare con gli Stati per riconoscere pienamente il diritto più importante, quello alla vita, troppo spesso messo in discussione da una realtà efferata e violenta.  

Il convegno, attraverso poesie, musiche, immagini e racconti dei ragazzi , ha rappresentato un importante momento di riflessione sul rispetto dei diritti dell’uomo, sulle atrocità che vengono inflitte ai condannati, sull’insensatezza delle esecuzioni.  Gli alunni con questo interessante progetto hanno voluto testimoniare quanto sia grande nei giovani il desiderio di amare la vita in ogni sua forma e inseguire un sogno di cambiamento, di libertà, di uguaglianza.

 

In occasione poi del settantesimo anniversario dell’approvazione della “Dichiarazione universale dei diritti umani” approvata il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite,  sono state proposte nel corso dell’anno scolastico attività curriculari ed extracurriculari volte a fornire significativi spunti di riflessione sui diritti inalienabili dell’uomo, mirando a quella formazione globale in termini civili e sociali auspicabile per i nostri studenti, i futuri cittadini del mondo.

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