Franco Arminio è paesologo e poeta delle “aree interne”. I suoi versi sono una narrazione di tradizioni, di gesta antiche, di elogio delle piccole cose, di segnali deboli per la rinascita dei paesi e delle persone che li abitano.
L’incontro di Tirano, nell’ambito della rassegna Il Cuore in Montagna, parlerà del rapporto con la natura e del paesaggio come patrimonio fondamentale per ridare identità e futuro alla montagna, di aree interne e spopolamento, di nuove comunità del vivere e dell’abitare.
“Ai miei incontri le persone vengono per sentire cosa penso dei paesi, e la domanda è sempre la stessa: cosa si può fare per impedirne la morte? La mia risposta è che si devono fare cose mirate e assai diverse tra loro. Non esistono due paesi uguali e dunque le politiche devono essere fatte su misura per ogni luogo. Un paese può essere accidioso, velleitario, smarrito, può essere ricco e può essere povero, fragile e scontroso. Non ci può essere la stessa politica per tutti. Non ci può essere un centro che decide. Non è possibile nemmeno che il centro lasci decidere le comunità locali che spesso sono guidate non dai più illuminati, ma dai più furbi”. Franco Arminio
Franco Arminio è direttore artistico del Festival della paesologia “La Luna e i Calanchi” di Aliano (MT), fondatore della Casa della Paesologia a Trevico (AV) e consulente Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI).
La “comunità provvisoria” di #Tirano
raccontata attraverso le fotografie di Ivan Previsdomini, fotografo a Tirano
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