Autore Redazione
mercoledì
20 Dicembre 2017
16:21
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Cronaca - Alessandria

Espulso per motivi di sicurezza: rimpatriato in Marocco

"Era già stato allontanato da un'associazione islamica di Alessandria per le sue posizioni ultra radicali"
Espulso per motivi di sicurezza: rimpatriato in Marocco


AGGIORNAMENTO – “Ti taglierò la testa e la offrirò ad Allah”. Con queste parole Mounir Naimi, cittadino marocchino di 37 anni aveva minacciato il responsabile del centro di preghiera islamico ad Alessandria. Con atteggiamento e parole altrettanto aggressive aveva interrotto anche funzioni religiose in alcune chiese cattoliche del centro storico. A Sezzadio aveva inveito in arabo contro i Carabinieri che l’avevano ammonito per aver parcheggiato male l’auto, arrivando a dire che la religione e la società occidentale sarebbero state “cancellate” e che l’intero mondo sarebbe passato sotto la guida di Allah. Mounir Naimi il 24 novembre aveva poi terrorizzato alcuni alessandrini a passeggio in via San Lorenzo. Salito su una panchina aveva iniziato a inneggiare ad Allah e all’arrivo delle Volanti della Polizia si era toccato minacciosamente il petto lasciando intendere di avere addosso una cintura esplosiva. In carcere proprio dopo quell’episodio, il cittadino marocchino è stato ora espulso per motivi di ordine pubblico e sicurezza nazionale. L’atto, adottato dal Ministro dell’Interno su proposta del Questore Michele Morelli ha permesso di allontanare dal nostro Paese un soggetto ritenuto “estremamente pericoloso“. Mounir Naimi non era affilialo all’Isis ma era un “lupo solitario che avrebbe potuto colpire in qualsiasi momento. Violento anche con la moglie e con i due figli minorenni, dopo il divorzio l’uomo viveva solo e nella solitudine alimentava la sua visione distorta dell’Islam. Grazie al lavoro congiunto di Polizia e Carabinieri e alle segnalazioni arrivate anche dalla comunità islamica Mounir Naimi è tornato a Casablanca su un volo partito da Malpensa ed è ora a disposizione delle autorità locali.

 

ALESSANDRIA – Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha firmato un provvedimento che ha permesso di eseguire, per motivi di sicurezza, l’espulsione di un cittadino marocchino. L’uomo si chiama Mounir Naimi, 37 anni, “già residente ad Alessandria e con precedenti per reati contro la persona il patrimonio e in materia di stupefacenti che – riferisce una nota del Viminale – era stato segnalato nel 2016 nel corso di attività di monitoraggio del fenomeno dell’estremismo islamico”. In particolare, “il cittadino marocchino era stato allontanato da un’associazione islamica di Alessandria per le sue posizioni ultra radicali e per gli atteggiamenti intimidatori avuti sia nei confronti dei vertici del centro che di altri correligionari, ‘colpevoli’ di non applicare rigorosamente i dettami coranici e di non sposare la sua visione dell’Islam“. Per questi motivi, Minniti ha firmato il decreto di espulsione per il cittadino marocchino che è stato rimpatriato in Marocco con un volo decollato dall’aeroporto di Milano-Malpensa.

L’espulsione odierna si aggiunge alle altre 102 eseguite con accompagnamento nel proprio Paese nel corso del 2017 e 235 quelle eseguite dal 1° gennaio 2015 a oggi, riguardanti soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso. I dettagli dell’operazione verranno resi noti questa sera in una conferenza stampa indetta dalla Questura di Alessandria.

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