ROMA. Gipi ha la febbre e le medicine sono finite. Ha mobilitato gli amici tra Roma e Parigi, lanciato appelli social, sollecitato spedizionieri bramando una dose dell'unica cosa che conta per lui, adesso: la carta.
"Ne avevo una scorta massiccia, ma negli ultimi giorni l'ho fulminata tutta" dice passando da una stanza all'altra della sua casa romana.
"Ne avevo una scorta massiccia, ma negli ultimi giorni l'ho fulminata tutta" dice passando da una stanza all'altra della sua casa romana.