Ci sono gesti che diventano universali, compiuti in Nuova Zelanda o alla periferia di Milano. Certo per la potenza del male che trasmettono. E per l'ubiquità della Rete, che rende tutto contemporaneo, dunque ci trasforma in spettatori mentre pensiamo di essere testimoni, addirittura partecipi, immediatamente giudici.