Cronaca

La vetrata di un negozio di Macerata colpita dai proiettili esplosi da Luca Traini il 3 febbraio 

Ritorno a Macerata, la città immobile dove la paura è più forte della realtà

Sei mesi dopo il raid contro i profughi, sono rimasti appena 200 migranti. Le sei vittime degli attentati ricevono insulti sui social. Novanta arresti e fogli di via per i pusher. E tanti in fila per andare a trovare il “lupo” Traini 

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MACERATA. Qui dove tutto è cominciato un sabato mattina di sei mesi fa, dove l'Italia ha conosciuto e si è consegnata al fantasma sovranista dell'Uomo Bianco, il tempo si è fermato. Niente fiori, niente targhe a ricordare le vittime della mattanza del "lupo".