MACERATA. Qui dove tutto è cominciato un sabato mattina di sei mesi fa, dove l'Italia ha conosciuto e si è consegnata al fantasma sovranista dell'Uomo Bianco, il tempo si è fermato. Niente fiori, niente targhe a ricordare le vittime della mattanza del "lupo".
Ritorno a Macerata, la città immobile dove la paura è più forte della realtà
dal nostro inviato CARLO BONINI