27 aprile 2018 - 01:03

M5S: sostegno sul blog, lo stop sui social, divisi sull’intesa
Ipotesi voto online

I Cinque Stelle registrano una svolta sul blog, mostrandosi aperti alle consultazioni. Mentre sulla bacheca di Di Maio piovono critiche

di Emanuele Buzzi

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La base divisa. Stavolta a seconda del sito di riferimento. Procede su un doppio binario. Sul blog delle stelle le consultazioni e il discorso di Luigi Di Maio segnano una svolta, un cambio di passo. Invece sulla bacheca Facebook del capo politico pentastellato il post sortisce un effetto quasi opposto: un muro (dai toni spesso aspri) di critiche. Oltre 2.500 commenti a tarda sera. In gran parte segnati dal rifiuto di un patto con i dem. L’accordo? «Sì ma non si fa col Pd! È vergognoso», contesta Rudi Boem. «Scusate ma sono seriamente pentito di avervi ascoltato e votato», dice Luca Minelli. «Questo carosello è durato abbastanza, quindi spero che questo suicidio assistito sia breve», scrive Tiziana Peruzzi. E conclude: «Nuova legge elettorale, questo doveva essere il 1° punto e poi elezioni».

Sul blog il filo rosso è sempre lo scetticismo nei confronti del Pd, considerato il rivale di sempre. «Cosa ve ne fate di un Pd a metà. Cosa ve ne fate di un M5S cui buona parte della base è sul piede di guerra?», attacca Corrado Cappai. Ma le parole che Di Maio affida ai microfoni dopo l’incontro con il presidente della Camera Roberto Fico hanno anche l’effetto di spostare il dialogo sui temi, anche se con uno sguardo critico. «Pensate davvero che Renzi accetti la riformulazione del jobs act? Lui punta a ritornare in prima linea in grande», scrive Ilaria De Rosa. «Luigi, personalmente, ho fiducia nel tuo operato», sostiene Alessandro L., che poi puntualizza: «Mi permetto solo di farti considerare che, il Pd, non mi pare proprio un partito di cui fidarsi. È disunito al suo interno, come ci si può fidare di un “leader” che rappresenta solo una parte dei deputati, dei senatori ? Uno dice sì, l’altro no, l’altro se, l’altro ma». C’è però anche chi vede degli spiragli di alleanza («siamo sulla buona strada. Prima di passare ai programmi sarà opportuno fissare degli obiettivi comuni sui quali è più facile concordare. Su quella base si potrà quindi passare alla discussione e alla definizione dei programmi di attuazione», scrive Adolfo Treggiari).

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Ma al netto di perplessità, scetticismo e critiche rispetto ai giorni scorsi sul blog qualcosa si muove. La base percepisce un maggior coinvolgimento nei processi decisionali. Molti parlano di «chiarimento» sui meccanismi del dialogo e diversi lanciano apprezzamenti sul tema del conflitto di interessi per Silvio Berlusconi. A fare da ago della bilancia, probabilmente, la rinnovata intenzione di far vagliare una eventuale alleanza con i dem su Rousseau. Diverse le ipotesi al vaglio: la più probabile è quella di una semplice ratifica di un patto, ma non è escluso che il Movimento sondi preventivamente la base sia sulla volontà di proseguire il percorso sia sui temi da portare avanti.

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