31 gennaio 2019 - 12:34

Un gran parterre per il libro di Andreotti di Massimo Franco

Il giornalista ha presentato «C’era una volta Andreotti. Ritratto di un uomo, di un’epoca e di un Paese» (Solferino), con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il senatore Mario Monti e Lucio Caracciolo, direttore di Limes

di Roberta Petronio

Da sinistra: Mario Monti, Massimo Franco, Lucio Caracciolo (Panegrossi/LaPresse) Da sinistra: Mario Monti, Massimo Franco, Lucio Caracciolo (Panegrossi/LaPresse)
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In prima fila padre George Gänswein, il cardinale Raffaele Farina e il cardinale Gerhard Ludwig Müller, ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e poi l’ex ministro e senatore Francesco Merloni. Ecco il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, Maria Pia Garavaglia (ex ministro della Sanitą), il banchiere Pellegrino Capaldo. Il resto del parterre si fatica a metterlo a fuoco. Il motivo č semplice quanto inaspettato: la sala del complesso di San Salvatore in Lauro ieri č sprofondata in un «buio catacombale» come lo ha definito Stefano Andreotti, a causa di un blackout. E tutti i presenti hanno subito pensato che il presidente Giulio Andreotti avrebbe sicuramente trovato le parole giuste per questa anomala situazione. Con il tavolo illuminato da un solo fascio di luce, Massimo Franco ha presentato il suo libro «C’era una volta Andreotti. Ritratto di un uomo, di un’epoca e di un Paese» (Solferino), con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il senatore Mario Monti e Lucio Caracciolo, direttore di Limes. Tra i tantissimi in ascolto, ci sono anche l’ambasciatore Riccardo Sessa, Francesca Merloni, poetessa e ambasciatrice Unesco, e l’accademico uruguaiano Guzmįn Carriquiry Lecour.

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