9 agosto 2018 - 07:16

Ostia, esposto sulla sede dei vigili «Sprecati 14 milioni di affitti»

La vecchia caserma al centro di un dossier alla Corte dei Conti presentato dalla Cisl. Il conteggio parte dal 2004. I 5Stelle annunciano che è esecutivo un nuovo progetto

di Valeria Costantini

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Per la vecchia caserma dei vigili sono stati spesi oltre 14 milioni di euro di affitti dal 2004. E ora c’è un esposto alla Corte dei conti con l’ombra di molti sprechi. Per quella nuova, che sorgerà nell’ex Gil, proprio ieri il Municipio ha annunciato il via libera al progetto esecutivo: i 13 milioni già stanziati sarebbero sopravvissuti allo stop del Milleproroghe. La ristrutturazione è urgente, visto che il Comune paga canoni ai privati da quasi 15 anni per ospitare la caserma in via Capo D’Armi. Un palazzo su cui la nebbia è fitta. A partire da un punto: perché la municipale ha lasciato a suo tempo un immobile comunale e gratuito per un altro privato e costoso? I motivi e i possibili danni erariali sono oggetto dell’esposto presentato dalla Cisl Fp ai giudici contabili dopo le rivelazioni emerse in un processo in corso a piazzale Clodio. Tante le domande senza risposta.

È il privato a «offrire» la caserma, il contratto di locazione viene stipulato tra il Campidoglio e la Sintesi srl: vale più di un milione l’anno. L’istruttoria per individuare l’edificio – si legge nell’esposto – è a dir poco «scarna, priva di qualunque motivazione». Nel 2006 il fabbricato viene venduto alla Immobilinvest 112. Nel passaggio di proprietà nessuno in Comune verifica ciò che la polizia scoprirà in seguito. C’è un «legame tra le ditte» ed è Giovanni Fezia: l’immobiliarista firma verbali, possiede quote di entrambe le aziende. Nulla di male, ma nessuno controlla a chi vanno soldi pubblici. Gli scambi epistolari avvengono anche con l’allora assessore al Patrimonio Claudio Minnelli; «Si lavorava in emergenza, si sceglieva chi proponeva», spiegano a verbale i dirigenti. Tutto prima di Mafia Capitale. Zero bandi, riassume il sindacato alla Corte, non c’è pubblicità sulla ricerca di un immobile eppure i privati si fanno avanti. Contraddittorie le note: all’inizio, essendo un palazzo occupato da tempo, le società avvertono di «radicali lavori di ristrutturazione»: anni dopo scrivono che il palazzo «era stato edificato nel 2005 solo per i vigili».

Altri quesiti.Uno. L’affitto viene registrato nel 2004, ma i vigili traslocano l’anno dopo: intanto il Comune ha pagato? Due. Il contratto prevedeva canoni per 12 anni. Ma è scaduto nel 2016 e allora «a quale titolo - chiede la Cisl il Comando è ancora lì?». È abusivo? Tre. Il mistero degli immobili dismessi: per il dipartimento Patrimonio la caserma viene restituita nel 2014, ma riappare tre anni dopo con oneri aumentati.

Poi l’ultimo scandalo. Quattro anni fa: urge spostare i vigili ma Andrea Tassone (presidente Pd di Ostia arrestato in Mafia Capitale) spinge per trasferirli, sempre in affitto, in un immobile del porto di Ostia. Che però è il regno di Mauro Balini, a processo per corruzione e bancarotta. La Cisl alza barricate, l’Anac fa annullare tutto. È qui che il vigile Andrea Venanzoni viene avvicinato dall’allora titolare della Immobilinvest, Simone Pezzatini, che vuole «convincerlo» a fermare il trasloco. Venanzoni sporge denuncia, inizia il processo per istigazione alla corruzione: sono queste le carte che svelano alla Cisl l’iter della caserma. «È necessario chiarire tutti i dettagli dei contratti, ma soprattutto a quale titolo il gruppo continui a restare dov’è», sottolineano nell’esposto i delegati Raffaele Paciocca e Andrea Venanzoni.

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