19 agosto 2018 - 11:20

Matteo Salvini e polemiche coi rapper sulla politica: tutte le liti social

Da Fedez e J Ax che nel video di «Vorrei ma non posto» mostrano il dito medio, a Povia Nina Zilli e lo Stato sociale

di Clarida Salvatori

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La polemica tra il vicepremier Matteo Salvini e il rapper Frankie hi-nrg dopo il selfie ai funerali delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova è solo l’ultima di una lunga serie di critiche e battibecchi che vede protagonista il leader leghista, da un lato, e i cantanti dall’altro.

Fedex, J Ax e il dito medio

In origine, due anni fa, ci fu la querelle con il rapper milanese Fedez, star di Instagram insieme alla compagna Chiara Ferragni e al figlio Leone. Nel video di «Vorrei ma non posto», canzone scelta anche come colonna sonora per lo spot di una nota marca di gelati, in cui duetta con J Ax, Fedez alza il dito medio al ritmo di: «Salvini sul suo blog ha scritto un post. Dice che se il mattino ha l’oro in bocca si tratta di un rom».

Le polemiche in rima sugli immigrati

Nel 2017 fu invece Matteo Salvini il primo a lanciare strali contro un cantante in gara a Sanremo: si trattava di Federico Braschi, in corsa tra le nuove proposte con «Nel mare ci sono tanti coccodrilli», dedicata ai migranti. Il leghista affidò ai social il suo pensiero, consigliando a Braschi di «accoglierli a casa sua». Sempre lo scorso anno, il ministro dell’Interno era stato poi coinvolto suo malgrado in un’altra polemica, questa volta accesa dal cantautore Povia che su Facebook aveva pubblicato il suo ultimo video dal titolo «Immigrazia», scatenando l’ira di chi lo accusava di razzismo. Questo il testo: «Immigrazia è una follia voluta da chi vuole che tu vada. Nel frattempo l’immigrato mentre tu stai sulla sedia piano piano lui si insedia. Nel frattempo l’immigrato con l’aiuto del governo si prende il nostro posto e si prende pure il padreterno. Gli immigrati di domani saranno i nuovi italiani. Ma se dici queste cose sei soltanto un incivile». E ancora: «La sostituzione degli italiani è in atto. Usano immigrati a basso prezzo. Noi italiani scompariremo, storia già vista. Matteo Salvini sto pezzo ti piacerà».

Dal «Salvini non balla» all’augurio che muoia

Ma è nel 2018 che le liti social e le critiche da parte di rapper e cantanti aumentano. Prima di quella scoppiata ieri sul selfie ai funerali delle vittime del crollo del ponte Morandi di Genova, a giugno era stato il turno dello Stato sociale, gruppo salito sul podio all’ultima edizione di Sanremo con «Una vita in vacanza». Lodo e la sua band, da piazza Maggiore a Bologna, avevano dedicato un pensiero all’«unico che non ballava sulle poltrone di Sanremo, Salvini, perché se passi la vita a fare in modo che la gente non entri in casa tua, poi sei il primo a rimanere fuori dalle migliori feste». Negli stessi giorni, un rapper romano, Gemitaiz, in relazione alla decisione di non far approdare in un porto italiano la nave Aquarius carica di migranti, aveva rivolto a Salvini parole pesanti del tipo: «Salvini ti auguro il peggio. Se muori facciamo festa». Laconico il commento in risposta da parte del ministro: «Ma chi è ‘sto fenomeno? Che problemi ha, secondo voi???».

Il «vaffa...» di Nina Zilli

Poche settimane fa anche una donna, bravissima cantante che in genere mantiene un low profile, è stata coinvolta in un battibecco a distanza con Matteo Salvini. Si tratta di Nina Zilli, potente e raffinata voce del panorama musicale italiano ed ex giudice di «Italia’s got talent», che dal palco di un suo concerto a Comacchio aveva detto: «Fanculo Salvini, evviva i bambini». La replica - neanche a dirlo - il ministro l’ha affidata ai suoi profili social, dove ha postato per altro per tutta l’estate foto di vacanze con la Isoardi. Oltre al video della Zilli che lo attacca, la scritta: «Abbiamo una vincitrice del premio “Furbizia” dell’estate 2018».

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