23 aprile 2018 - 17:29

25 Aprile: a rischio il corteo unitario, i palestinesi: «Sfileremo con kefieh» Gli ebrei: «Non parteciperemo»

Dallo scorso anno la manifestazione è unitaria Anpi-Comunità ebraica di Roma: «Il Campidoglio prenda una posizione netta, altrimenti il corteo salta»

di Redazione Roma

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Lo storico corteo della Capitale per le celebrazioni della Liberazione, il 25 aprile, rischia seriamente di non essere unitario. E le cause sono da ricercare nelle dichiarazioni della Comunità palestinese di Roma: «Parteciperemo al corteo di Roma del 25 aprile sfilando con le kefieh e le bandiere palestinesi e rilanciamo l’appello a tutti i sinceri antimperialisti, antifascisti, antirazzisti, antisionisti, a tutte le resistenze internazionali alla partecipazione». Dallo scorso anno a Roma si è giunti ad una manifestazione unitaria Anpi-Comunità ebraica di Roma. Quest’ultima, in risposta, chiede una netta presa di posizione sulle parole palestinesi: «Senza, in merito alla presenza di gruppi organizzati con bandiere palestinesi e kefieh, l’accordo per il corteo unitario del 25 aprile a Roma salta».

Comunità palestinese: «È la Festa di tutti i liberi»

«La comunità Palestinese di Roma e del Lazio, esprime gratitudine e ringraziamenti all’Anpi di Roma, in occasione del 73 anniversario della Festa della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazi-fascista -continuano -. È la Festa di tutti i liberi, i democratici italiani e di tutti i popoli che si battono contro l’occupazione, l’aggressione per la libertà e la giustizia nel mondo. Scendiamo tutti i democratici progressisti insieme, a festeggiare la Repubblica Italiana nata dall’eroica Resistenza del popolo italiano, con l’augurio che anche il popolo palestinese possa un giorno festeggiare il suo 25 aprile». «La lotta di liberazione palestinese, non è mai stata una lotta religiosa. Gli ebrei sono sempre stati i nostri fratelli, con loro abbiamo vissuto per secoli e vogliamo continuare a viverci, oggi e domani, con uguali diritti e uguali doveri», concludono.

Campidoglio: «No a strumentalizzazioni»

«Il 25 aprile è la Festa della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo: lo spirito unitario della resistenza italiana è alla base della nostra Costituzione. A questo, e non ad altro, è dedicata la manifestazione di mercoledì che auspichiamo veda sfilare finalmente insieme Anpi e Comunità ebraica a Roma. Respingiamo ogni tentativo di strumentalizzazione della manifestazione per rivendicazioni diverse da quelle indicate dagli organizzatori stessi». È quanto afferma il Campidoglio.

«L’Anpi dica che associazioni palestinesi sono fuori»

«Nonostante il tavolo aperto dal Comune e gli sforzi della sindaca Virginia Raggi che ringraziamo per quanto fatto fino ad ora e per essersi espressa chiaramente sulle provocazioni che leggiamo in queste ore, non sembra ci siano più le condizioni per partecipare al corteo del 25 aprile - ha sottolineato ancora la comunità ebraica di Roma, sollecitando un intervento dell’Anpi -. Di fronte al primo cittadino di questa città, al vicesindaco Luca Bergamo e alla comunità ebraica di Roma, l’Anpi ha assicurato che non avrebbe accettato una presenza organizzata delle associazioni palestinesi con bandiere e simboli estranei ai temi del 25 aprile. A questo punto è necessario che l’Anpi prenda una posizione ufficiale comunicando che queste organizzazioni sono fuori dal corteo unitario. Siamo stati entrambi protagonisti di uno sforzo incredibile per sanare ferite e divisioni, ora però Anpi, se davvero ha a cuore la presenza della comunità ebraica, deve dire a questi signori che hanno sbagliato giorno per manifestare. Il 25 aprile si ricorda la Liberazione del nostro Paese e va fatto esclusivamente con bandiere e vessilli inerenti alla giornata».

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