20 luglio 2018 - 07:50

Roma: turista molestata in corsia, condannato a tre anni ex infermiere

La ragazza, un’americana, si era rivolta al pronto soccorso del Fatebenefratelli dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo

di Giulio De Santis

Il pronto soccorso del Fatebenefratelli Il pronto soccorso del Fatebenefratelli
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Ha approfittato della debolezza di una turista, finita in ospedale in stato di ebbrezza, per poterne abusare. Molestie per cui Armando Renzitelli, ex infermiere del Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina, è stato condannato a tre anni di reclusione con l’accusa di violenza sessuale. La seconda sezione del tribunale ha anche stabilito che il paramedico, 40 anni, paghi un risarcimento di 30 mila euro alla vittima, oggi 27enne, mentre altri 36 mila euro dovrà destinarli all’ospedale per il danno d’immagine. All’imputato sono state riconosciute le attenuanti generiche equivalenti alle circostanze aggravanti, che nel caso specifico sono state configurate nell’abuso di potere e nell’aver approfittato dello stato confusionale in cui la vittima si trovava. Una volta ritrovata la lucidità, però, la turista, americana, aveva avuto la prontezza di avvisare gli amici con un sms dei tormenti subiti.

Già nel 2009 Renzitelli era finito sotto inchiesta per violenza sessuale. Secondo l’accusa, aveva cercato di abusare di una paziente debilitata da un ansiolitico ingerito su prescrizione medica. In quell’occasione il gup aveva dichiarato il non luogo a procedere e l’infermiere aveva conservato il suo posto di lavoro. Anzi, aveva anche tentato la carriera politica, candidandosi con Forza Nuova alla Camera nel 2013.

Il processo più recente – nel quale la 27enne si è costituita parte civile con l’avvocato Stefano Zoccano – ha origine nell’aggressione del 5 luglio 2014, quando la ragazza fa un giro dei locali insieme alle amiche bevendo qualche bicchiere di troppo. Sentendosi debole, si reca al pronto soccorso. L’infermiere la fa stendere su una brandina, la lega con una cannula e, una volta addormentata, le mette le mani addosso. Al risveglio però la turista chiama i parenti. E dopo quattro mesi d’indagini Renzitelli finisce agli arresti domiciliari.

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