3 maggio 2018 - 14:14

Nettuno, lotta interna al M5S: cade la giunta e tutti dal notaio

Dopo il caso Pomezia, dove il sindaco Fucci voleva candidarsi tre volte, i grillini litigano anche nell’altra cittadina del litorale sud, con alla guida Angelo Casto. Si sono dimessi 9 consiglieri dell’opposizione ma anche quattro pentastellati. Ora si dovrà nominare un commissario

di Valeria Costantini

Il sindaco di Nettuno Angelo Casto Il sindaco di Nettuno Angelo Casto
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Dopo Pomezia tocca a Nettuno. Anche nel Comune marittimo a sud di Roma, si dissolve la giunta grillina. Non ha retto alla bagarre interna al Movimento 5 Stelle, la guida del sindaco-poliziotto Angelo Casto; nemmeno due anni di vita con liti e dissidi, infine tutti dal notaio per le dimissioni. Scene simili a quelle interne al Pd che nel 2015 portarono al crollo della giunta di Ignazio Marino. A dimettersi nove consiglieri dell’opposizione, ma anche quattro pentastellati, in guerra da tempo con il primo cittadino, ex vicequestore della Polizia.

In fila dal notaio e giù la giunta

Ora manca solo la consegna delle firme ufficiale e poi il comune di Nettuno sarà sciolto e si dovrà nominare un commissario: era già successo, per ben altri motivi, nel 2005 a causa delle infiltrazioni mafiose. «Dopo mesi di conflitti, tensioni e divisioni, tutte interne al M5S - scrivono i consiglieri dimissionari in una nota – l’esasperazione per l’arroganza, la prepotenza ed il disinteresse del sindaco e dei suoi fedeli scudieri portano gli stessi consiglieri di maggioranza, con grande senso di responsabilità, a staccare la spina all’amministrazione più litigiosa e inconcludente mai vista». Lo scorso marzo a cadere in anticipo sui tempi, era stata l’amministrazione stellata di Pomezia, altro comune conquistato dai grillini dove però il sindaco ribelle Fabio Fucci era pronto a ricandidarsi, infrangendo la regola che vieta i tre mandati. Una rivolta che gli è costata la dimissione in massa dei consiglieri: battaglia rinviata a giugno, per le nuove elezioni, Fucci correrà da solo, i suoi ex con un altro candidato.

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