4 ottobre 2018 - 10:33

Ladispoli, incidente: kitesurfer «risucchiato» dall’elicottero, è grave

Il 50enne Alessandro Ognibene è stato sbalzato dal vortice creato da un grosso aereo militare, probabilmente straniero(forse maltese) impegnato nelle esercitazioni. Ha riportato lesioni interne ed è ricoverato in prognosi riservata al Policlinico Gemelli

di Rinaldo Frignani

Ladispoli, incidente:  kitesurfer «risucchiato» dall’elicottero, è grave
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C’era tanta gente sulla spiaggia di Ladispoli mercoledì pomeriggio, alle 15, quando Alessandro Ognibene, 50 anni, dell’Aurelio e appassionato di kite surf, è stato risucchiato letteralmente dall’acqua dal vortice creato da un grosso elicottero militare, probabilmente straniero-non si esclude maltese-, impegnato nelle esercitazioni in corso ormai da settimane sulle coste laziali di reparti speciali interforze anche di altre nazioni.

Lo sportivo è stato proiettato per alcune decine di metri fin sulla spiaggia procurandosi gravi lesioni interne per le quali è stato ricoverato in prognosi riservata al Policlinico Gemelli.

L’attesa per l’eliambulanza

L’incidente è avvenuto sotto gli occhi della moglie e di altri kite surfer che sono subito intervenuti per soccorrere il cinquantenne. Ma c’è voluta quasi un’ora perché un’eliambulanza raggiungesse la spiaggia di Torre Flavia, altrimenti inaccessibile in poco tempo alle ambulanze e proprio per questo ci sono altre polemiche visto che non è la prima volta che i soccorsi arrivano in ritardo su quel tratto di costa . Sul caso indaga ora la guardia costiera che invierà una relazione alla procura militare e alla procura di Civitavecchia che hanno aperto due inchieste parallele.

Le polemiche per il volo a bassa altezza

Il pilota dell’elicottero, infatti, come del resto il suo equipaggio, non è tornato indietro probabilmente perché non si è accorto di quello che era successo ma in zona c’erano anche altri velivoli che secondo molti testimoni volavano anche a meno di 100 metri d’altezza sul mare. Da giorni gli abitanti di Ladispoli e delle zone vicine protestano perché gli elicotteri volano troppo bassi. Escluso fino a questo momento un collegamento con la base militare dell’aeronautica di Furbara che si trova nella zona e che ospita i reparti speciali non coinvolti nella vicenda. Sono in corso accertamenti per risalire all’equipaggio dell’elicottero responsabile dell’incidente. Il velivolo sarebbe un Augusta Westland Aw 139.

«L’area non può essere sorvolata»

Per raggiungere la spiaggia dove è avvenuto l’incidente bisogna passare per la Palude di Torre Flavia, un’area naturale protetta come «Monumento nazionale». «La palude non può essere sorvolata da nessun aereo, a noi non risulta che gli elicotteri avessero questa possibilità», spiega Corrado Battisti, responsabile della palude per conto della Città Metropolitana. E Santino Esigibili, proprietario dell’area, invece rivela: «Abbiamo dovuto attendere il permesso della Guardia di Finanza per far entrare l’ambulanza. Già durante l’estate diverse volte le ambulanze hanno dovuto attendere minuti preziosi per entrare e salvare le persone in difficoltà».

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