-- Una mostra di nudi maschili ha imbarazzato alcuni alti prelati della Tuscia all’apertura del museo diocesano di Sutri, ribattezzato dal neosindaco Sgarbi, «Museo Doebbing», in ricordo del vescovo che lo fece restaurare. A riferire l’episodio è lo stesso Vittorio Sgarbi, che aveva invitato i vescovi e monsignori giunti ieri a Sutri. «Questi ultimi - secondo quanto riferisce il neosindaco - hanno `disertato´ la sala in cui sono esposte le foto di nudi di Wilhelm Von Gloeden `in dialogo´ con altri nudi dell’artista contemporaneo Roberto Ferri. Le opere ritraggono una sequela di membri maschili immortalati dal fotografo tedesco celebre soprattutto per i suoi studi di nudo maschile di ragazzi siciliani in ambiente pastorale, che fotografava assieme ad anfore o costumi ispirati all’antica Grecia».
A fare da Cicerone era stato lo stesso Sgarbi, che dallo scorso giugno è sindaco di Sutri, «ma - racconta ancora - quando la visita ha fatto tappa nella cosiddetta ‘sala dei nudi’, i prelati, con in testa il vescovo di Civita Castellana, monsignor Romano Rossi, invece che fermarsi ad ascoltare il discorso del sindaco-critico d’arte, hanno proseguito spediti verso le altre stanze».
Sgarbi ha anche riferito di aver stemperato quel «momento di imbarazzo con toni di ilarità dicendo `Peccato, era la sala più eccitante del museo´. E Monsignor Rossi ha replicato con un sorriso». Nella giornata d’inaugurazione il museo di Sutri, una cittadina che conta 4mila abitanti, ha fatto registrare oltre mille visitatori, per lo più arrivati da fuori.