26 settembre 2018 - 12:05

Ciociaria, raid razzisti contro i migranti: tre studenti denunciati

Dopo 8 mesi di indagini la polizia ha fermato tre universitari di Ceprano: avrebbero organizzato incursioni contro le strutture che ospitano gli extracomunitari: nelle loro case trovati oggetti di propaganda che inneggiano alla superiorità razziale

di Antonio Mariozzi

Il materiale sequestrato ai tre studenti Il materiale sequestrato ai tre studenti
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Avrebbero organizzato raid razzisti in Ciociaria aggredendo anche alcuni migranti ospitati nei centri di accoglienza. La polizia, dopo circa otto mesi di indagini, ha ora individuato e denunciato tre studenti universitari di Ceprano, in provincia di Frosinone.

Le accuse

Ai tre giovani si è arrivati dopo lunghe indagini svolte dalla Squadra mobile e della Digos di Frosinone e coordinate dal pm Adolfo Coletta della procura di Frosinone. Diversi gli episodi a sfondo razziale contestati ai tre studenti (tutti ventenni, uno dei quali già laureato) e che si sarebbero verificati a Ceprano e dintorni. I tre indagati a piede libero sono accusati anche di aver lanciato sassi contro le strutture che ospitavano i migranti e, per questo, devono rispondere anche di danneggiamento. Gli inquirenti contestano, inoltre, i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, minacce, atti persecutori, percosse e lesioni personali.

Perquisizioni e sequestri

La polizia ha perquisito le abitazione dei tre studenti (difesi dagli avvocati Giuseppe Spaziani e Pierluca D’Orazio). Durante i controlli gli agenti hanno trovato e sequestrato mazze da baseball, bastoni sfollagente e oggetti di propaganda fondati sulla superiorità razziale. Sequestrati pure telefonini e pc: gli inquirenti sospettano che possano essere stati realizzati dei video durante i raid contro gli extracomunitari. Controlli sono stati svolti pure in alcuni locali vicini alle abitazioni dei tre indagati.

Proseguono le indagini

Sotto sequestro anche due coltelli, un bastone fasciato con nastro isolante e opuscoli di propaganda del «blocco studentesco», questi ultimi ritrovati in casa di uno dei tre indagati. Il materiale è al vaglio della polizia scientifica. Le indagini proseguono per accertare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti.

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