Avrebbero organizzato raid razzisti in Ciociaria aggredendo anche alcuni migranti ospitati nei centri di accoglienza. La polizia, dopo circa otto mesi di indagini, ha ora individuato e denunciato tre studenti universitari di Ceprano, in provincia di Frosinone.
Ai tre giovani si è arrivati dopo lunghe indagini svolte dalla Squadra mobile e della Digos di Frosinone e coordinate dal pm Adolfo Coletta della procura di Frosinone. Diversi gli episodi a sfondo razziale contestati ai tre studenti (tutti ventenni, uno dei quali già laureato) e che si sarebbero verificati a Ceprano e dintorni. I tre indagati a piede libero sono accusati anche di aver lanciato sassi contro le strutture che ospitavano i migranti e, per questo, devono rispondere anche di danneggiamento. Gli inquirenti contestano, inoltre, i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, minacce, atti persecutori, percosse e lesioni personali.
La polizia ha perquisito le abitazione dei tre studenti (difesi dagli avvocati Giuseppe Spaziani e Pierluca D’Orazio). Durante i controlli gli agenti hanno trovato e sequestrato mazze da baseball, bastoni sfollagente e oggetti di propaganda fondati sulla superiorità razziale. Sequestrati pure telefonini e pc: gli inquirenti sospettano che possano essere stati realizzati dei video durante i raid contro gli extracomunitari. Controlli sono stati svolti pure in alcuni locali vicini alle abitazioni dei tre indagati.
Sotto sequestro anche due coltelli, un bastone fasciato con nastro isolante e opuscoli di propaganda del «blocco studentesco», questi ultimi ritrovati in casa di uno dei tre indagati. Il materiale è al vaglio della polizia scientifica. Le indagini proseguono per accertare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti.