29 settembre 2018 - 07:20

Roma, i poliziotti ricevuti dal Papa Domenica l’incontro con Mattarella

Udienza sabato con oltre 7mila poliziotti e volontari dell’Anps che quest’anno festeggia il cinquantenario dalla fondazione. La sfilata sul lungomare alla presenza del Capo dello Stato

di Rinaldo Frignani

Il capo della polizia Franco Gabrielli incontra Papa Francesco nell’aula Paolo VI Il capo della polizia Franco Gabrielli incontra Papa Francesco nell’aula Paolo VI
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Appuntamento a mezzogiorno nell’aula Paolo VI in Vaticano per l’udienza con Papa Francesco di oltre 7mila poliziotti e volontari, con i loro familiari, dell’Associazione nazionale Polizia di Stato che festeggia con lo slogan «50 anni di valori, impegno e passione» il mezzo secolo dalla fondazione. Presenti il capo della polizia Franco Gabrielli con i vertici del Dipartimento. E domenica sul lungomare Paolo Toscanelli, a Ostia, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si terrà invece, in questo caso aperta alla cittadinanza, la sfilata degli iscritti alle 167 sezioni italiane ed estere dell’Anps, presieduta da Claudio Savarese . Un evento accompagnato da esposizioni negli stand, esibizioni, anche musicali, ed esami medici gratuiti (pressione arteriosa, colesterolo e glicemia). offerti ai cittadini per tutta la giornata a Piazza dei Ravennati. Sarà, inoltre, possibile acquistare nello spazio dedicato all´Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato la moneta dal valore di 5 euro dedicata al cinquantenario.

Momento particolarmente toccante sarà il conferimento, da parte del Capo dello Stato, di una onorificenza alla madre dei fratelli Massimiliano e Davide Turazza, entrambi poliziotti, scomparsi nel 1994 e nel 2005 adempiendo il loro dovere. «Una donna, una madre che nonostante l´atroce dolore per la perdita di entrambi i figli non ha smesso di amare la polizia ed ha trovato, nella sofferenza, la forza per farsi ella stessa portatrice di messaggi ed iniziative di legalità e giustizia». Davanti al Presidente Mattarella sfileranno a partire dalle 11 i soci Anps insieme con una rappresentanza di funzionari della scuola Superiore di polizia, agli allievi agenti della scuola di Pescara, ai gruppi giovanili e medagliati delle Fiamme Oro, a 200 donatori dell´associazione donatori Nati (associazione donatori volontari Ps), alla Fanfara appiedata della polizia che chiuderà il corteo.

L’Anps conta oggi 32 mila soci in tutto il mondo. Non soltanto poliziotti ed ex poliziotti ma anche volontari. Perché, come spiegano proprio dalla polizia, citando anche il prefetto Franco Gabrielli, «il vincolo che lega ogni poliziotto alla famiglia della Polizia di Stato non può esaurirsi con la fine del servizio attivo. La nostra, infatti, non è soltanto una professione, è una missione civile. Anche nel linguaggio comune alla domanda “che lavoro fai?”, la risposta è “sono un poliziotto”. Perché poliziotto lo si è, non lo si fa». Per i poliziotti gli appartenenti all’Anps sono «uomini vicini alla gente ieri come oggi che nella continuità tra passato e futuro, nella consapevolezza che poliziotti si è sempre a prescindere dal servizio attivo, continuano ad offrire il proprio contributo alla società civile organizzando iniziative di volontariato che vanno, per citarti qualche esempio, dall´organizzazione di eventi ricreativi, alla vigilanza davanti alle Scuole. Dal concorso alle attività di protezione civile, alle lezioni sull’educazione alla legalità agli studenti. Dalle attività a tutela dell´ambiente e del patrimonio artistico, al sostegno agli anziani. Dall´organizzazione di eventi benefici, anche in collaborazione con altre associazioni ed enti, alla programmazione di sedute di ippoterapia e lezioni di equitazioni ai più giovani».

L’associazione è stata fondata mezzo secolo fa e la sede in via Statilia 30 inaugurata dall’allora ministro dell’Interno Paolo Emilio Taviani, non soltanto per rappresentare le necessità del personale in congedo del Corpo delle Guardie di Pubblica sicurezza (soprattutto di natura previdenziale e assistenziale), ma anche per conservare l’identità e la tradizione storica della polizia. L’Anps è stata fondata dal tenente generale Luigi Cerquozzi, con i colleghi Di Pietro, Mozzi, Camilleri e Cerrini. E con l’approvazione dell’allora capo della polizia Angelo Vicari, che è diventato il primo a fregiarsi della presidenza onoraria (unica associazione con la tutela del Viminale). Due anni più tardi è stato concesso dal Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat il riconoscimento giuridico al sodalizio elevato al rango di Ente morale.

Con la nascita del Gruppo di Ivrea, nel 2004, l’Associazione ha avviato il suo percorso nel volontariato sociale, che l’ha portata anche a impegnarsi sul fronte della protezione civile. I Gruppi di volontariato nelle sezioni Anps locali sono enti senza scopo di lucro, nati con finalità di solidarietà. Ce ne sono 29: Benevento, Bergamo, Caltanissetta, Catania, Catanzaro, Cosenza, Cuneo, Galatina, Ivrea, Lamezia Terme, La Spezia, Lecce, Livorno, Matera, Ostia, Palermo, Parma, Pisa, Pistoia, Potenza, Rieti, Roma 1, Roma 2, Sulmona, Teramo, Terlizzi, Trani, Terracina e Udine.

Nella sede nazionale l’Anps custodisce oggi il Medagliere della Polizia di Stato dove sono presenti 172 medaglie, di cui 39 concesse alla bandiera e 133 individuali, rappresentative delle oltre 2.600 attribuite ai caduti. Infatti, al di là delle 3 medaglie all’Ordine Militare d’Italia e delle 5 Medaglie d’oro al Valor Militare individuali, tutte le altre categorie di onorificenze al Valor Civile compaiono sul drappo, «rappresentate da una o più file a simboleggiare un numero che è nella realtà di gran lunga superiore». Con il decreto del Presidente della Repubblica del 27 aprile 2007 è stata conferita all’Associazione la Medaglia d’argento al Merito civile con la seguente motivazione: “I soci dell’Anps si sono impegnati, con innumerevoli iniziative di solidarietà e volontariato, nella vigilanza di istituti scolastici e spazi pubblici, nell’organizzazione di corsi di educazione e sicurezza stradale e nella diffusione della cultura della legalità tra i giovani. Con encomiabile dedizione e generoso altruismo, si sono prodigati nell’attività di soccorso di persone colpite da calamità naturali e nell’assistenza a persone sofferenti e a famiglie disagiate, meritando l’unanime plauso e l’ammirata riconoscenza del Paese».

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