23 gennaio 2019 - 16:10

Roma, la rete Restiamo Umani contro i trasferimenti dei migranti

Sit in davanti al Vittoriano questa mattina, nel secondo giorno di partenze degli immigrati dal Cara di Castelnuovo di Porto. «Protestiamo contro le politiche di chiusura del governo giallo-verde». E venerdì presidio in piazza dell’Esquilino

di Mariolina Iossa

Roma, la rete Restiamo Umani contro i trasferimenti dei migranti
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Mentre continuano i trasferimenti dei migranti ospitati nel Cara di Castelnuovo di Porto, gli attivisti della rete Restiamo Umani questa mattina, mercoledì 23 gennaio, hanno manifestato davanti al Vittoriano in piazza Venezia per denunciare le politiche del governo sulle migrazioni. Hanno aperto uno striscione su cui si poteva leggere la scritta «Naufragi di Stato», si sono coperti il volto per testimoniare l’«invisibilità» delle persone migranti, la cui umanità «sparisce» dietro il muro di frontiere, chiusure e leggi.

La protesta di questa mattina lancia un presidio che la rete ha organizzato per venerdì’ 25 gennaio alle ore 17 in piazza dell’Esquilino, annunciandolo con un tweet: #Frontiere visibili persone invisibili! All migrants are welcome! Restiamo Umani manifesteranno il proprio dissenso verso le politiche razziste e repressive del governo Salvini-Di Maio». Questa giornata di mobilitazione si inserisce in un percorso di assemblee, iniziative pubbliche e azioni comunicative che la rete porta avanti da luglio 2018, quando un gruppo di attivisti si incatenò davanti al Ministero dei trasporti bloccandone l’ingresso per una giornata per manifestare contro i naufragi di Stato.

Il comunicato dei promotori

«Era solo l’inizio - scrivono i promotori - nel corso dell’estate la coalizione giallo verde si è resa responsabile di ulteriori crimini, chiudendo i porti italiani a suon di tweet e fomentando un clima di scontro sempre più violento e xenofobo tra cittadini e migranti. Non ultimo il Decreto Legge Salvini su sicurezza e immigrazione, che la rete individua come un vero e proprio atto di guerra al diverso, al povero, a chi non ha diritti ma anche a chi compie atti di solidarietà e disobbedienza civile».

«Non possiamo restare a guardare»

«Abbiamo un governo e un ministro degli Interni che sorveglia e punisce chi alza la testa contro questo stato di paura e violazione dei diritti fondamentali delle persone - prosegue la nota - una condizione poi ulteriormente alimentata da una permanente campagna mediatica razzista e asfissiante». «Non possiamo più restare a guardare ed indignarci, è tempo di agire - conclude la nota -. Restiamo Umani sostiene ogni atto di disobbedienza civile alle politiche securitarie di questo governo, per mare e per terra, e invita la cittadinanza, le associazioni e gli spazi sociali e i movimenti in piazza il prossimo venerdì 25 gennaio a partire dalle ore 17.00».

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