23 gennaio 2019 - 09:54

Salvini: «Chiude Cara di Castelnuovo? Restano fuori solo i migranti abusivi»

«Chi ha diritto viene ricollocato con diritto a vitto e alloggio. Per gli altri cominceremo le pratiche per l’espulsione». Crollano del 24% le domande di protezione umanitaria dopo l’entrata in vigore del decreto che ha modificato i requisiti per ottenerla

di Carlotta De Leo

Salvini: «Chiude Cara di Castelnuovo? Restano fuori solo i migranti abusivi»
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«Mi ero impegnato a chiudere le megastrutture dell’accoglienza, dove ci sono sprechi e reati, come a a Bagnoli, a Castelnuovo di Porto, a Mineo. E lo stiamo facendo». Lo ha detto il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, a «Radio Anch’io» su Radio1 Rai in merito alla chiusura del Cara alle porte della Capitale entro il 31 gennaio per effetto del decreto sicurezza: da martedì sono iniziati i trasferimenti dei 550migranti ospitati nella struttura, tra lo sgomento dei responsabili (la comunicazione è arrivata solo sabato) e degli abitanti di Castelnuovo . Lo stesso sindaco della cittadina ha accolto in casa una ragazza somala di 24 anni. «Chi ha diritto viene ricollocato in altre strutture, con diritto a vitto, alloggio, sanità, istruzione - chiarisce il vicepremier — Se la domanda di asilo verrà accolta, resteranno in Italia e saranno i benvenuti, altrimenti cominceranno le pratiche per l’espulsione. Chi non ha diritto a stare in Italia deve andare via. Chi era abusivo prima, è abusivo anche adesso».

«Risparmiati sei milioni all’anno»

Il vicepremier ribadisce che la chiusura del Cara di Castelnuovo è un intervento «di buon senso e di buona amministrazione che farà risparmiare agli italiani 6 milioni di euro all’anno non togliendo diritti a nessuno». E poi spiega: «È una struttura sovradimensionata, dove in passato ci sono state più di mille persone. Avevamo già dimezzato le presenza grazie al calo degli sbarchi. Mi hanno chiesto ‘rinnoviamo il contratto di affitto per 12 anni al costo di un milione di euro l’anno e spese di gestione di 5 milioni di euro all’anno?’ E io ho risposto di no». I risparmi arriveranno anche da altri fronti: « «Spenderemo di meno visto che non ci sono più i 35 euro al giorno e con una minore spesa garantiamo più diritti a tutti. Dove ci sono mega strutture ci sono sprechi e reati» chiosa Salvini.

«I bambini non possono essere espulsi»

Il problema riguarda il trasferimento degli ospiti della struttura, con le proteste e le accuse incrociate. «Se la richiesta - ha spiegato Salvini - è quella di trovare una sistemazione a chi non a diritto a stare in Italia, la risposta è no. Ci sono delle leggi e delle regole, rispettate in tutti i Paesi del mondo». «Il diritto alla salute è garantito a tutti, il diritto alla scuola pure, basta leggere per davvero il decreto Salvini, ora legge. I bambini non possono essere espulsi». E sulle Ong afferma ancora: «In Italia si arriva con il permesso, ho firmato i corridoi umanitari e arrivano in aereo centinaia di uomini, donne e bambini in fuga dalla guerra; non è qualche Ong straniera a stabilire chi arriva o non arriva in Italia. I porti italiani sono aperti a chi ne ha diritto».

Crollo delle domande di protezione umanitaria

Crollano le domande di protezione umanitaria dopo l’entrata in vigore della legge Salvini, che ha modificato i requisiti per ottenerla: dai dati delle commissioni territoriali del Viminale emerge che nei primi 20 giorni dell’anno sono state solo il 2%, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso erano state il 26%. Restano invece invariate le percentuali di chi ha fatto domanda per lo status di rifugiato: erano l’8% del totale delle richieste nel 2018, sono il 9% nel 2019.

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