20 marzo 2019 - 07:10

Marcello De Vito (M5S) arrestato per corruzione sullo stadio della Roma: �Sfruttamo 'sta cosa almeno 2 anni�

Per il gip il presidente del consiglio comunale �era a disposizione� di Parnasi che si era impegnato ad affidare �remunerose consulenze� all'avvocato Mezzacapo (in carcere). Perquisiti anche i suoi uffici in Campidoglio: carabinieri a caccia di documenti.

di Fiorenza Sarzanini e Ilaria Sacchettoni

Marcello De Vito (M5S) arrestato per corruzione sullo stadio della Roma: «Sfruttamo 'sta cosa almeno  2 anni»
shadow

Tempesta giudiziaria sull’amministrazione romana guidata dalla sindaca Virginia Raggi: all’alba � stato arrestato il presidente dell’assemblea capitolina, il Cinque Stelle Marcello Di Vito (che � stato poi espulso in tempi record dal Movimento da leader Di Maio). I carabinieri hanno passato al setaccio la sua abitazione. De Vito � stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli lo accusano di corruzione per aver preso elargizioni dell’imprenditore Luca Parnasi promettendo in cambio di favorire il progetto per la costruzione dell’impianto sportivo nell’area di Tor di Valle. Perquisizioni anche in Campidoglio negli uffici di De Vito: anche qui, oltre che nella sua casa, i militari sono in cerca di documenti. Le perquisizioni stanno interessando anche uffici di Acea, l’Italpol e la Silvano Toti Holding Spa.

Gli altri coinvolti, �un quadro desolante�

La gip Maria Paola Tomaselli ha emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere oltre che per De Vito anche per l’avvocato Camillo Mezzacapo, destinatario di incarichi professionali su segnalazione del presidente del Consiglio comunale di Roma. Ai domiciliari vanno l’architetto Fortunato Pititto, legato al gruppo imprenditoriale della famiglia Statuto, e Gianluca Bardelli. La gip parla di �quadro desolante�: �Sia il privato che il pubblico ufficiale si ritengono centrali — scrive — percependo quanto altro da s� come meramente strumentale alla realizzazione dei propri interessi e del proprio profitto il cui conseguimento essi perseguono nella piena consapevolezza della illiceit� dei loro comportamenti�.

�Sistematico mercimonio della funzione pubblica�

Prosegue la gip nell'ordinanza con cui ha disposto il carcere: �Marcello De Vito ha messo a disposizione la sua pubblica funzione di presidente del Consiglio comunale di Roma Capitale per assecondare, violando i principi di imparzialit� e correttezza cui deve uniformarsi l'azione amministrativa, interessi di natura privatistica facenti capo al gruppo Parnasi�. E ancora: Emerge in sostanza come il sistematico mercimonio della funzione pubblica da parte dei De Vito avvenga secondo uno scema precostituito�L'imprenditore �Luca Parnasi, al fine di acquisire il favore di Marcello De Vito, che guidava in qualit� di presidente del Consiglio Comunale di Roma Capitale i lavori dell'Assemblea Capitolina riguardanti il progetto per la realizzazione del Nuovo Stadio della Roma, si � determinato, in adesione ad una specifica richiesta di De Vito, a promettere e poi ad affidare diverse remunerative consulenze all'avvocato Mezzacapo il quale ha operato quale espressione dello stesso De Vito�.

�Spartiamoci i soldi�; �No aspettiamo che finisci il mandato�

De Vito e Mezzacapo avevano costituito una cassaforte (la Mdl srl) che custodiva i proventi degli illeciti. In una intercettazione De Vito propone di spartirsi il denaro mentre Mezzacapo suggerisce di aspettare: �Va beh ma distribuiamoli questi� dice De Vito. E Mezzacapo: �Ma adesso non mi far toccare niente lasciali l� a fine man...quando finisci il mandato�

Stadio della Roma, a che punto è l’inchiesta: tutti i nomi coinvolti nello scandalo
Imprenditori, politici e funzionari pubblici

�Marce’, sfruttamo sta cosa, ancora due anni�

�Questa congiunzione astrale tra ....tipo l’allineamento della cometa di Halley ...hai capito cio�...� difficile secondo me che si verifichi ...noi Marce’ dobbiamo sfruttarla sta cosa, secondo me guarda ci rimangono due anni�. Cos� intercettato il 4 febbraio scorso l’avocato Mezzacapo parlava a De Vito. Parole che secondo il gip di Roma si riferisce allo sfruttare �il ruolo pubblico di De Vito per fini privatistici e ottener lauti guadagni�.

Altri progetti

Non c’� soltanto il costruttore Luca Parnasi nell’elenco delle persone che avrebbero �pagato� De Vito. Il giudice lo accusa di aver preso soldi e alte utilit� anche dal gruppo Toti e dal gruppo Statuto sempre per favorire alunni progetti a Roma. In questo caso la procura - l’indagine � coordinato dall’aggiunto Paolo Ielo - aveva contestato il traffico di influenze illecite, ma il giudice ha ritenuto che si trattasse di corruzione. Per questo per i due imprenditori � scattata la misura interdittiva.

L'hotel e gli ex Mercati Generali

I progetti riguardano la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e alla riqualificazione dell’area degli ex Mercati Generali di Roma Ostiense. L’indagine ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l’intermediazione di un avvocato ed un uomo d’affari, che fungono da raccordo con il Presidente dell’Assemblea comunale capitolina al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari.

L’inchiesta

Il nome di De Vito (l’uomo che ha raccolto pi� preferenze nella Capitale) era gi� stato fatto nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Parnasi e altre 18 personeper la costruzione dell’impianto di Tor Di Valle. Tra gli altri, era finito in manette Luca Lanzalone, ex presidente di Acea.

Stadio della Roma, un progetto che parte da lontano e attraversa tre giunte
L’inizio nel 2012

Interrogatori di garanzia

Gi� domani, gioved�, si terranno nel carcere di Regina Coeli gli interrogatori di garanzia del gip Maria Paola Tomaselli. In mattinata, il magistrato dovrebbe raccogliere la versione di Marcello De Vito e di Camillo Mezzacapo. Nel pomeriggio, probabilmente a piazzale Clodio, sar� il turno degli arrestati finiti ai domiciliari, e cio� il commerciante d’auto Gianluca Bardelli e l’architetto Fortunato Pititto. Mercoled� pomeriggio, intanto, il gip ha sentito i due fratelli imprenditori Pierluigi e Claudio Toti, per i quali era stata emessa una misura interdittiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT