30 marzo 2019 - 14:19

Papa Francesco sul Congresso delle Famiglie di Verona: bene la sostanza, metodo sbagliato

Il Pontefice sul volo che lo porta in Marocco: «Non mi sono occupato di Verona, ma la risposta del segretario di Stato» — che parlava di accordo sulla sostanza, non sulla modalità — «mi è sembrata equilibrata e giusta»

di Gian Guido Vecchi

Papa Francesco sul Congresso delle Famiglie di Verona:  bene la sostanza, metodo sbagliato
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«Verona? Non mi sono occupato di Verona. Ho letto…». Sul volo AZ4000 che lo porta a Rabat, Francesco saluta uno ad uno i giornalisti che lo seguono nel viaggio in Marocco e risponde a chi gli chiede del congresso sovranista sulla famiglia: «La risposta del Segretario di Stato mi è sembrata giusta, equilibrata e giusta». Pochi giorni fa, le parole del cardinale Pietro Parolin erano suonate come una presa di distanza: «Siamo d’accordo sulla sostanza, c’è qualche differenza sulle modalità». La «sostanza», naturalmente, è il valore della famiglia, la «bellezza del matrimonio» tra uomo e donna sulla quale si è soffermato Papa Francesco nell’esortazione Amoris laetitia. Ma anche i «modi» e lo «stile» sono qualcosa di essenziale. Oltretevere come alla Cei si spiegava che il tema della famiglia va proposto in senso «positivo e propositivo», mai in modo strumentale e polemico, «contro» qualcuno. Una distanza confermata ora direttamente dal pontefice. Un giornalista, scherzando, ha ritratto la mano davanti al Papa, come nel video di Francesco a Loreto che rifiutava il bacio dell’anello dei fedeli. Francesco ha riso: «Non lo faccio per me ma per loro. Alla fine dei saluti ho la mano bagnata, ci sono tanti germi…».

Francesco è atterrato nella capitale marocchina, sulla costa atlantica del Paese, poco prima delle 14. I temi essenziali del viaggio sono il dialogo con l’Islam («un altro passo» ha detto in aereo, dopo la visita negli Emirati Arabi di inizio febbraio) e l’attenzione ai migranti. «Vengo come pellegrino di pace e di fratellanza, in un mondo che ne ha tanto bisogno», aveva detto nel videomessaggio della vigilia. Accolto da re Mohammed VI, dopo la cerimonia nella Esplanade della Moschea di Hassan e la visita al palazzo reale interverrà assieme al sovrano all’incontro con le autorità e la società civile e andrà poi all’ «Istituto Mohammed VI per la formazione degli imam, predicatori e predicatrici», inaugurato nel 2015 per favorire la crescita di un Islam tollerante. A fine giornata, la visita al centro di accoglienza dei migranti gestito dalla Caritas di Rabat, che assiste ogni anno ottomila persone provenienti in gran parte dall’Africa Subsahariana.

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