20 ottobre 2018 - 17:13

Michael Moore attacca ancora Salvini: «È razzista e bigotto»

Il regista alla festa del cinema di Roma per presentare il film documentario «Fahrenheit 11/9» sull’ascesa di Donald Trump che sarà trasmesso da La7 in esclusiva per l’Italia

di Redazione Roma

Michael Moore  attacca ancora Salvini: «È razzista e bigotto»
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«Salvini è un razzista e un bigotto». Non usa mezzi termini Michael Moore quando risponde a una domanda del pubblico sulle politiche del ministro dell’Interno italiano. Moore è a Roma, ospite della Festa del Cinema, per presentare in anteprima il film «Fahrenheit 11/9» che sarà trasmesso da La7 in esclusiva per l’Italia. La rete del gruppo Cairo Communication ha, infatti, acquisito i diritti per la messa in onda del film documentario che ripercorre, con sguardo provocatorio, le elezioni presidenziali e i primi 2 anni di mandato del 45 presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump a partire proprio dal 9 novembre 2016, giorno della sua elezione. Il film uscirà nelle sale il 22,23 e 24 ottobre.

Il fascismo

Non è la prima volta che il regista premio Oscar per «Bowling a Columbine» attacca Salvini e il governo gialloverde. Venerdì sera su La7, ospite di Propaganda Live, Moore aveva detto «Bye bye Salvini» aggiungendo di non capire «cosa succede in Italia, adesso con questo governo, col Movimento 5 stelle, con Salvini». Nel mondo, ha spiegato il regista, c’è una nuova forma di fascismo che si sta diffondendo «negli Usa, in Italia, in Brasile che dobbiamo contrastare. Non è il momento di stare in panchina». Alla Festa del cinema, davanti a una sala Sinopoli gremita, il cineasta continua il discorso: «L’Italia ha problemi con i migranti, anche per la sua posizione nel Mediterraneo, e mi dispiace che il mio Paese non possa darle una mano anche perché da noi c’è razzismo e abbiamo un presidente razzista. Io credo che in Italia ci siano tante persone che sarebbero in grado di capire la questione dell’immigrazione».

«Salvini lasci perdere i matrimoni gay»

Su Matteo Salvini l’opinione di Michael Moore è netta: «È un razzista - dice - è credo che gli italiani dovrebbero smetterla di essere carini e comprensivi con lui. È anche un bigotto - aggiunge - perché è contrario ai matrimonio gay. Dovrebbe invece cercare di capire che l’amore è amore, a prescindere dal sesso. Gli do un consiglio: non si sposi con un uomo ma lasci perdere il matrimoni gay».

Il ruolo della tv italiana

Moore confessa che vivere cinque giorni in Italia gli sono stati sufficienti per capire il consenso a Lega e Movimento 5 stelle. «Ho visto la tv italiana e ho capito perché malgrado i tanti errori - dice - Salvini e Di Maio sono così popolari. È successo come da noi: la tv offre alla gente solo intrattenimento puro. Trump è bravissimo in questo e le persone lo amano. In Italia - continua - Salvini e Di Maio sono visti come intrattenimento». Perché è accaduto tutto questo? Secondo il regista, Stati Uniti e Italia sono simili: è colpa della sinistra e delle cosiddette forze progressiste. «Hanno pensato che per vincere era meglio essere un po’ meno di sinistra - spiega Moore - e si sono spostate verso il centro perdendo la loro identità. Hanno pensato che per battere Berlusconi prima, e Salvini poi, fosse necessario non essere troppo di sinistra e hanno detto ai loro elettori: non sappiamo bene chi siamo, ma voi comunque votateci lo stesso».

«Mio padre operaio votava Kennedy»

Per questo la sinistra perde, in Italia come in America: non ha più un’identità e confonde gli elettori. «Berlusconi e Salvini si mostrano come sono - dice ancora il regista - e se fanno dichiarazioni idiote ne rivendicano la paternità. Allo stesso modo George W. Bush rivendicava la sua ignoranza, era soddisfatto nel raccontare che a scuola andava malissimo». Un mondo alla rovescia, conviene Moore, anche perché «mio padre - racconta - era un operaio ed era felice di votare Kennedy perché lo riteneva una persona più istruita di lui, più intelligente, più capace e si fidava».

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