9 luglio 2018 - 08:03

Raggi e il ruolo del guru di Grillo Accanto alla sindaca il «dottor No»

In cambio di 88.728,50 euro lordi Lorenzo Foti sarà una figura simile, fatte le debite proporzioni, al notaio Ludovico Peregrini nei quiz di Mike Bongiorno

di Giuseppe Di Piazza

Lorenzo Foti Lorenzo Foti
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Che lavoro farà per davvero lo «sviluppatore web» Lorenzo Foti? La sindaca lo ha chiamato a sé con un contratto annuale da 88.728,50 euro (lordi) con l’incarico formale di «coordinamento e omogeneizzazione dei processi di indirizzo» svolgendo egli «un ruolo di finalizzatore delle attività di indirizzo e controllo politico» al fine di «verificare l’idoneità al conseguimento degli obiettivi». Incarico complesso, anche limitandosi alla sola lingua italiana.

Se poi si passa ai contenuti, si può solo immaginare che il fidatissimo inviato di Beppe Grillo avrà un ruolo simile, fatte le debite proporzioni, a quello che aveva nei quiz di Mike Bongiorno il notaio Ludovico Peregrini, meglio noto come il «dottor No». Foti, infatti, dovrà dire di volta in volta se un’idea del M5S va bene o no, se è «idonea al raggiungimento degli obiettivi». Quali? Immaginiamo quelli del programma di Virginia Raggi. O forse i nuovi (da trovare) visto il recente scricchiolio elettorale del potere grillino a Roma. Insomma, roba complessa anche per un bravo «sviluppatore web» esperto in bitcoin quale Foti è.

C’è poi, rileggendo il contratto, un secondo compito che graverà sul neo consulente: «Finalizzare le attività di indirizzo e controllo politico». Una cosa che ai più sprovveduti potrebbe sembrare tra i compiti del sindaco, massima autorità in tema di indirizzo e controllo. Ma invece no: sarà il bravo Foti a «finalizzare». Tutto chiaro?

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