23 settembre 2018 - 08:19

E il Pd, tra Raggi e Salvini, adesso preferisce «difendere» la grillina

La consigliera Pd Giulia Tempesta sottolinea: «Il ministro dell’Interno giudica le condizioni della Capitale secondo le proprie esigenze elettorali». Attacchi anche da Stefano Pedica: «Chissà che pensa Di Maio del fuoco amico sulla sindaca pentastellata»

di Maria Egizia Fiaschetti

Palazzo Senatorio, sede del Consiglio comunale (Ansa) Palazzo Senatorio, sede del Consiglio comunale (Ansa)
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Nella querelle tra Virginia Raggi e il ministro dell’Interno accade che i piddini, all’opposizione in aula Giulio Cesare, finiscano per solidarizzare con la sindaca piuttosto che con Matteo Salvini. Preferiscono attaccare il responsabile del Viminale invece di raccogliere le sue critiche all’amministrazione 5S in Campidoglio. Giulia Tempesta, eletta in quota dem, accusa il vicepremier di cambiare linea in base alle circostanze: «Prima non vede le buche, e oggi (ieri,ndr) sì. Il ministro Salvini giudica le condizioni della Capitale secondo le proprie esigenze elettorali». La consigliera si riferisce alle affermazioni, a volte discordanti, del leader del Carroccio: «Prima serviva mantenere basso lo scontro con l’alleato di governo per le trattative in corso, adesso dopo il rinnovato abbraccio con Berlusconi, e dopo che la sindaca ha chiesto più poteri per Roma, “si poteva fare di più”. E meno male che Salvini poche ore fa ha smentito la politica dei due forni».

Non manca di sottolineare la discrepanza di toni, ora concilianti ora tranchant, il dem Stefano Pedica: «Finalmente anche Salvini vede le buche di Roma. Il ministro dell’Interno, che a maggio in una diretta Facebook sosteneva di non averne vista neanche una, ora si accorge che “ogni giorno in macchina è un rally”. Meglio tardi che mai». Se non fosse che l’analisi non risparmia neppure i 5S: «La verità è che l’amministrazione Raggi è così disastrosa che imbarazza anche il governo giallo-verde. Chissà cosa pensa Di Maio del fuoco amico sulla sindaca pentastellata».

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